17 gennaio 2002

I cassoni del Mantegna per il corredo di Paola Gonzaga

 
Il Kunsthistorisches Museum di Vienna ha allestito una mostra per illustrare i risultati degli interventi di restauro che hanno interessato per oltre un anno i cassoni da corredo, riccamente decorati, di Paola Gonzaga, realizzati nel XV secolo sotto la guida di Andrea Mantegna...

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La mostra
Il Kunsthistorisches Museum di Vienna ha allestito una mostra per illustrare i risultati degli interventi di restauro che hanno interessato per oltre un anno i cassoni da corredo, riccamente decorati, di Paola Gonzaga, realizzati nel XV secolo sotto la guida di Andrea Mantegna. Paola Gonzaga, figlia di Ludovico II dei duchi di Mantova, quando andò in sposa, nel 1478, del conte Leonardo di Gorizia, portò con sé nel castello di Bruck, a Lienz, in Tirolo, il suo corredo di abiti e gioielli, arazzi e biancheria da casa, libri e oggetti d’arte. Il corredo arrivò in Tirolo dentro una serie di cassoni che sono ora esposti nell’ambito della mostra I cassoni da corredo di Paola Gonzaga e Andrea Mantegna, curata da Sylvia Ferino Pagden e realizzata in collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti di Vienna e con il Landes-museum di Klagenfurt. La curatrice della mostra si è detta convinta della paternità dei cassoni: anche se nessun documento storico attesta la presenza di Mantegna, l’analisi stilistica delle decorazioni – in parte simili, per ispirazione e fattura, a quelle della Camera degli Sposi del palazzo Ducale di Mantova – conferma pienamente l’ipotesi della presenza dell’artista, almeno nella progettazione dei cassoni. La mostra resterà aperta fino al 7 aprile.

Andrea Mantegna
Andrea Mantegna nacque, forse nel 1431, nei pressi di Vicenza. Il suo nome è fortemente legato a quello dei Gonzaga, la famiglia che governò la signoria cittadina di Mantova, dando grande respiro alle attività culturali ed artistiche della corte. Mantegna rimase a Padova fino a che, nel 1459, Ludovico Gonzaga lo persuase ad andare a Mantova, dove l’artista restò a servizio della corte. Tra le sue opere principali figura la cosiddetta Camera degli sposi nella quale, con un gusto ed una ispirazione già tipicamente barocchi, un ambiente interno è trasformato dalla pittura, diventando un piccolo padiglione all’aria aperta. Una serie di nove dipinti, detti I trionfi di Cesare, realizzati da Mantegna a partire dal 1486, mostrano il suo interesse per la Roma Imperiale e la sua storia. Egli morì Mantova nel 1506 e ricevette l’onore eccezionale di essere sepolto in una cappella funeraria della chiesa di Sant’Andrea.

A cura diROL






[exibart]

3 Commenti

  1. BUONA SERA E BUON LAVORO A TUTTA LA REDAZIONE DI EXIBART.
    A PROPOSITO DELL’ARTICOLO,IL MIO COMMENTO E’ SICURAMENTE POSITIVO NEL MOMENTO IN CUI E’ CITATA MANTOVA E DI CONSEGUENZA LA FAMIGLIA CHE L’HA RESA IMPORTANTE IN EUROPA ED ALL’ARTISTA, QUALE IL MANTEGNA CHE PARTECIPO’ AD ARRICCHIRE IL PATRIMONIO CULTURALE DI TUTTI NOI.
    MI DISPIACCIO SOLO CHE IL CORREDO SIA A VIENNA.
    SPERO CHE QUESTE IMPORTANTI TESTIMONIANZE DELLO SPLENDORE DI MANTOVA SOTTO LA GUIDA DEI GONZAGA RIMANGANO INTATTE PER ALTRI DIECIMILA ANNI E OLTRE.
    AMO LA MIA CITTA’,ANCHE SE MOLTO PICCOLA OGNI SUO ANGOLINO E’ RICCO DI STORIA,MERITEREBBE DI ESSERE VALORIZZATA DI PIU’!
    PURTROPPO IL SINDACO E I CONSIGLIERI VARI PENSANO SOLO ALLA POLITICA DIMENTICANDO CHE LA LORO CITTA’ E’ UNA CITTA’ D’ARTE.
    BASTA VENIRE AD UNA MOSTRA PER RENDERSI CONTO QUANTA POCA ATTENZIONE SI FACCIA PER GLI ALLESTIMENTI E QUANTO POCO SENTIMENTO ARTISTICO SI RESPIRI NELLA CITTA!
    FORTUNATAMENTE C’E’ UNA GALLERIA D’ARTE,GALLERIA ACCADEMIA SITA IN VIA ACCADEMIA, CHE OSPITA ARTISTI MANTOVANI,RECENTI MA ANCHE PASSATI,
    SOPRATTUTTO IN MODO PERMANENTE IL PITTORE SANDRO NEGRI TANTO AMATO DA CHI AMA LA PROPRIA CITTA’ E LA SUA CAMPAGNA.
    RINGRAZIANDO PER L’ATTENZIONE, SALUTO CORDIALMENTE
    CINZIA TARCHINI

  2. Gentile e appassionata Cinzia, non ti preoccupare, ci sono nuovi e validi arrivi in sovrintendenza lì a Mantova. Vedrai che le cose cambieranno.

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