10 novembre 2000

Il restauro delle fortificazioni della Grande guerra

 
Un importante disegno di legge è stato di recente approvato dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati...

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Il progetto di legge
Un importante disegno di legge è stato di recente approvato dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati ed è passato all’esame della Commissione Istituzione del Senato: esso prevede un piano di finanziamenti mirato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico culturale italiano collegato alla Prima guerra mondiale. Una delegazione di cinque senatori appartenenti alla Commissione Istituzione del Senato ha visitato il 27 ottobre alcuni luoghi nei quali sono già stati avviati gli interventi di restauro, per controllare i risultati ottenuti e valutare i nuovi progetti, recandosi nel campo di battaglia di Lagazuoi, nei pressi di Cortina d’Ampezzo (BL) e sull’Altipiano di Asiago (VI). Il disegno di legge prevede che le modalità di applicazione della legge siano demandate al Ministero per i Beni e le Attività culturali – anche per la gestione dei finanziamenti – e che alle diverse fasi di censimento e restauro previste collaborino le unità alpine, le autorità locali e le organizzazioni di volontariato italiane e straniere che già da tempo sono coinvolte nelle operazioni di restauro.
Il restauro
Il disegno di legge prevede la realizzazione di un censimento mirato a individuare luoghi della grande guerra da recuperare e restaurare per farne un simbolo della storia patria. Le regioni interessate dal progetto sono quelle che furono coinvolte più direttamente nel conflitto mondiale: il Veneto, la Lombardia, il Trentino Alto-Adige ed il Friuli-Venezia Giulia. Ad essere interessati dal restauro saranno beni storici, culturali e ambientali delle regioni e in particolare le fortificazioni, le gallerie, le trincee, i cimiteri di guerra ed i manufatti che ebbero relazione con le operazioni militari della prima guerra mondiale. Gli interventi previsti sono dell’ordine del restauro architettonico e in alcuni casi del restauro ambientale, per ripristinare l’aspetto originario dei luoghi protagonisti della Grande Guerra. Fino ad ora non c’è stata grande cura ed attenzione per queste testimonianze storiche ma il progetto di legge, volendo colmare questa lacuna, intende consolidare un’attenzione rivolta a quanto può contribure a meglio definire la coscienza storica in Italia.

La prima guerra mondiale
La prima guerra mondiale coinvolse l’Italia dal 1915 al 1918. Il confine italo-austriaco si rivelò presto il fronte di guerra più delicato e strategicamente importante; lungo di esso raramente si combatterono battaglie paragonabili a quelle dell’Isonzo e del Carso e – ad eccezione degli scontri sugli altipiani e sul monte Grappa – le azioni di guerra si svolsero per lo più in zone montane. Per questo oggi le zone di montagna del Friuli-Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, ma anche quelle della Lombardia e del Veneto sono ricche di testimonianze di quegli scontri: muraglioni, fortificazioni, fortini, trincee, camminamenti e cimiteri, sia italiani che austriaci. La cosiddetta zona degli Altipiani, facilmente accessibile da nord e da sud, era stata fortificata sia dagli austriaci che dagli italiani e ne resta oggi una solida linea di fortini. Lo stato di conservazione di molti dei fortini risulta oggi pessimo, sia per l’azione del tempo che – soprattutto – per lo spoglio cui andarono soggetti: i fortini, nel corso degli anni ’20 e ’30, furono infatti sistematicamente saccheggiati da quanti recuperavano da quelle costruzioni travi, arredi e materiali metallici per il proprio sostentamento.



In collaborazione conROL




[exibart]

4 Commenti

  1. Ma lo sapete che molti di questi luoghi sono stati svenduti dallo stato l’anno scorso per somme ridicole? Anche 2-300 mila lire?
    Ad esempio una caserma in alta montagna di 1000 mq, a sei milioni…
    Altri saranno venduti ad imperia prossimamente (andate nel sito del ministero delle finanze se non ci credete). Bene…e adesso si stanziano milioni per il restauro?
    Questa schizofrenia mi puzza…

  2. E’ vero, è vero quello che dice Sandro. Me ne ero quasi dimenticato. Mi associo, ci prendono proprio in giro. Perché non metti in linea un elenco di quei beni venduti usando questo strumento? Sono curioso di rileggerlo.

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