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È scomparso oggi, nella sua casa di Milano, a 86 anni, Valentino Vago, maestro della pittura astratta italiana, premiato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con l’onorificenza riservata alle massime personalità della cultura. Lottava da tempo contro una malattia che, però, non gli ha impedito di lavorare fino alla fine, fino allo scorso ottobre, in occasione dell’inaugurazione di “Oltre l’orizzonte”, una personale nelle due gallerie milanesi Il Milione e L’Annunciata, con opere dagli anni Sessanta fino alle ultime, inedite.
Vago nacque a Barlassina, nel 1931, e frequentò l’Accademia di Brera nei primi anni Cinquanta, insieme a Valerio Adami, Bepi Romagnoni, Kengiro Azuma, Floriano Bodini. Nel 1955 espose alla VII Quadriennale nazionale d’arte di Roma, mentre nel 1960 la sua prima personale al Salone Annunciata. Sempre attivissimo, si ricordano moltissime mostre e partecipazioni a eventi di primo piano, tra l’Italia e l’estero, dalla Biennale di San Paolo al Kunstmuseum di Colonia, dalla Hayward Gallery di Londra al Grand Palais di Parigi, oltre che nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover e Vienna. A Milano espose al PAC, con la prima antologica, al Museo Diocesano e a Palazzo Reale, dove nel 1980 presentò un’opera ambientale, e nel 2011 è stato pubblicato il catalogo ragionato delle opere, edito da Skira e con testi a cura di un comitato scientifico presieduto da Flavio Caroli.
I funerali si svolgeranno venerdì mattina, in San Giovanni in Laterano a Milano, dove Vago aveva realizzato la sua ultima opera ambientale, terminata nell’estate del 2017.