17 giugno 2007

Affaire Lilanga, il Tribunale di Firenze “inibisce” la National Gallery

 

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… inibisce alla National Gallery Firenze qualsiasi attività di «sedicente» autenticazione delle opere dell’artista George Lilanga”. Il soggetto? È il Tribunale di Firenze, nella sezione presieduta dal giudice Roberto Monteverde, che ha in tal senso accolto l’azione civile promossa dalla Fondazione Sarenco. Ricordate? Sulla vicenda Exibart aveva pubblicato una lunga inchiesta in tre puntate, che aveva ad oggetto una discussa mostra di Lilanga curata – al Museo Anderson di Roma, costola della Galleria Nazionale d’arte moderna – da Luca Faccenda e Marco Parri, titolari della National Gallery. Ora i dubbi che emergevano con forza dall’inchiesta escono ancor più appesantiti, supportati da un pronunciamento ufficiale di un’autorità giudiziaria. Per la quale la parte ricorrente (Fondazione Sarenco) “risulta, secondo l’ordinamento italiano, rappresentante degli eredi dell’artista George Lilanga e pertanto avente titolo a far valere i diritti d’autore”, mentre “nessun pregio e validità giuridica può allo stato riconoscersi…” alla National Gallery. Che la sentenza – che pare sia inappellabile, stante la ripetuta contumacia degli “interdetti” – condanna al pagamento alla Fondazione Sarenco di 5mila euro per ogni futura eventuale violazione della medesima. Come mai – ci domandavamo fra l’altro – il Museo Andersen ha acconsentito ad ospitare una mostra di George Lilanga, malgrado sia noto a chiunque si avvicini all’artista il fatto che da anni la sua opera sia al centro di diatribe giudiziarie? Coma mai nel comunicato stampa che presentava la mostra, molto spazio era dedicato ad indicare chi fosse titolato a rilasciare autentiche su Lilanga, ovvero la National Gallery di Firenze, facente capo agli stessi curatori della mostra, oggi così inequivocabilmente interdetti da un Tribunale? Le nostre domande – rimaste desolatamente senza risposte – erano principalmente rivolte alla soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Maria Vittoria Marini Clarelli. Chissà se dopo i nuovi accadimenti la dottoressa deciderà di rompere il silenzio?

L’inchiesta di Exibart
“Quelle sculture sono tutte false”
“Quelle sculture sono tutte autentiche”
“Chiudete questa mostra illecita”

[exibart]

7 Commenti

  1. Hai visto che quando la giustzia funziona vengono prese le decisioni appropriate!
    Complimenti alla giustizia, alla Fondazione Sarenco che ha saputo gestire questa incredibile situazione con grande fermezza e con signorilità, complimenti ad Exibart che non ha mollato la presa. Suggerisco a tutti quelli che hanno acquistato opere autenticate da questi della National Gallery di Firenze di rivolgersi alla Fondazione Sarenco per avere un parere sulla Autenticità dei loro acquisti e se non lo sono restituirli ai venditori e richiedere indietro il denaro. Possono anche denunciare la National Gallery Firenze per Falso e Truffa. Voglio proprio vedere come se la caveranno i nostri due campioni del FALSO quando riceveranno decine di denunce per falso e truffa.

  2. Sono felice di questa notizia perchè, avendo acquistato tempo fa una bellissima opera di George Lilanga a 12.500 euro, chiaramente autentica,proveniente dalla mostra al Museo Pompidou di Parigi, mi ero visto proporre affari ‘sensazionali’ relativi ad opere di Lilanga commercializzate su eBay, provenienti da National Gallery di Firenze, Captain Felix Lorenz di Amburgo, Galleria Rosenfeld (sempre tedesca) a delle cifre varianti dai 300 ai 1000 euro! Complimenti per il vostro servizio informativo puntuale.
    A.Riva

  3. Bravi!
    Qualche mariuolo in meno in circolazione.
    E ora esigiamo le spiegazioni dalla Gnam.
    Anzi, se non sono in grado di darle, basterebbero delle scuse, sarebbero quantomeno apprezzate.
    E poi un idea della faccenda, almeno io me la sono fatta.
    Ma il Comune di Roma, la Provincia, il Ministero dei Beni Culturali!
    E critici dai nomi altisonanti!
    Possibile che certa gente parli solo quando c’è da prendersi dei meriti?
    Sono i nostri i soldi che sperperate per i vostri comodi.
    Abbiamo le tasche piene di farci prendere per i fondelli.
    Rispondete ed abbiate la decenza di togliervi di torno.
    Anche se la mia impressione è che saranno tolti di torno i meno colpevoli, quelli che se parlassero, farebbero scoppiare i veri scandali.

    Gabibbo, dove sei?

  4. Mi rallegro che ancora qualcosa sia pubblicato. Questo era il mio contributo del 19. Giugno:
    Quale farsa di giustizia! E chi ci protegge ora da Sarenco ed i suoi complici avidi Coster Lilanga e gli ambasciatori ex? Certificati di un’organizzazione dubbia come “Fondazione Sarenco” sono valutato altrettanto tanto quanto certificati del NGF: NIENTE! Parri, Faccenda, Sarenco ed i loro soccorritori sono scolpiti tutti dal legno uguale. Ne vuole solo uno: Gli affari fanno col nome Lilanga…Questo è lo scandalo vero!

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