10 ottobre 2014

Artisti per Frescobaldi. Vince la seconda edizione del Premio il tedesco Michael Sailstorfer

 

di

Michael Sailstorfer
Sfida tra Italia e Germania per questa edizione del Premio Artisti per Frescobaldi, le celebre tenuta vitivinicola del Chianti che per il secondo anno si affida all’arte per la sua promozione e per l’etichettatura dei propri tesori più preziosi. Ci riferiamo, in questo caso, alla produzione di 999 bottiglie di Magnum di Montesol, ieri sera presentata allo Schinkel Pavillion di Berlino con le opere realizzate appositamente dall’italiano Yuri Ancarani e dagli artisti tedeschi Michael Sailstorfer e Jorinde Voigt. Ognuno ha visto la propria produzione finire su 333 bottoglie, ma a vincere è Sailstorfer, nato nel 1979 e di casa a Berlino, proclamato dalla giuria composta da Dirk Luckow (direttore al Deichtorhallen di Amburgo), Angelika Nollert (del Neues Museum, Nuremberg), e Letizia Ragaglia (direttrice del bolzanino Museion). 
Scendiamo un po’ nel dettaglio delle opere, selezionate dal curatore del Premio Ludovico Pratesi, e a Tiziana Frescobaldi, Direttrice Artistica del contest: Yuri Ancarani ha prodotto un video, 1 maggio, dedicato alla cantina privata dei Frescobaldi a Nipozzano, incentrata sulla tradizione della famiglia di mettere da parte un certo numero di bottiglie dedicate alla nascita di un nuovo membro. Una forma di mecenatismo antesignano.
Akt 1-5 è invece il progetto di Michael Sailstorfer, che riflette sul rapporto tra artista e modella, e dove il vino diviene materiale per tratteggiare il profilo della ragazza in cinque pose diverse, seguendo l’ombra del Rinascimento, mentre Jorinde Voigt in A Difference that Makes a Difference, come nel suo stile crea un complesso sistema di grafici e diagrammi concettuali, dove macchie di colore incontrano linee vettoriali e geometrie misteriose, che ricordano i Codici di Leonardo da Vinci.
Non è finita: parte dei proventi della vendita delle bottiglie speciali (anche la forma del vetro è stata realizzata partendo da un modello rinascimentale) sarà donato al centro tedesco Kunstlerhaus Bethanien: un fondo che andrà a coprire i costi di una residenza di un artista italiano, mentre per vedere le tre opere in Italia bisognerà aspettare gennaio, quando saranno esposte a Milano. 

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