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Qualcuno dice che gli anni ’80 non siano mai finiti e, in effetti, si potrebbe andare anche un po’ oltre, con le decadi e gli stili. Fino al Barocco, che è vivissimo e iperattivo in molte forme e idee del contemporaneo, come dimostra Baroque Intrusions–Intrusioni Barocche, un progetto interdisciplinare creato da Studio CS, in collaborazione con The Sir John Cass School of Art e Anise Gallery di Londra, in cui la visione eclecttica di due artisti entra in confronto con quella corrente di gusto e di pensiero di matrice europea e cattolica, che animava gli animi e gli anni immediatamente succesivi alla reazione della Controriforma.
Il progetto, visitabile da venerdi, 14 giugno, a domenica, 16 giugno, si articola su un doppio binario, istituendo un dialogo tra le opere pittoriche di Marta Czok e quelle multimediali di Jacek Ludwig, inserite nel contesto della Pincacoteca del Palazzo Chigi ad Ariccia, dimora storica completata dal pittoresco Parco Chigi ed esempio di architettura barocca, che agisce come quinta scenografica della monumentale piazza di Corte, progettata da Gian Lorenzo Bernini. E con spazi del genere a disposizione, Czok e Ludwig, che già hanno esposto insieme al Macro di Roma e ad ArteSpazioTempo a Venezia, non potevano che trovare una nuova interpetazione al site-specific, avvalendosi direttamente della bellezza estetica e del patrimonio artistico del Palazzo, promuovendone una visione nuova.
Marta Czok, nata a Beirut, nel 1947, da famiglia di origini polacche, è cresciuta a Londra. Completati gli studi alla Saint Martin’s School of Art di Londra, si trasferisce in Italia negli anni Settanta, dove tuttora lavora. Jacek Ludwig è nato Roma, nel 1979, e risiede a Londra, dove la sua carriera artistica si sviluppa in concomitanza con il lavoro accademico presso la Sir John Cass School of Art, dove ha conseguito il suo dottorato di ricerca artistica.
Per il progetto di Palazzo Chigi, le loro opere veranno posizionate all’interno delle sale del Museo del Barocco, illuminate da fari scenici che contribuiscono alla drammaticitá dell’ambiente. I capolavori giá presenti nella Pinacoteca sono in parte visibili, come una presenza simbolica che dá rilievo alla contemporaneitá del linguaggio aggiunto. Il progetto includerá quindi opere pittoriche presentate su totem, proiezioni video, installazioni e una performance dal vivo concepita da Ludwig per il soprano lirico Maya Sapone.