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Se già non ne potete più di questa estate bollente, farete meglio a mettervi l’animo in pace, perché anche l’autunno si preannuncia molto caldo, per la prossima stagione della Triennale di Milano. Un programma densissimo che, dal nodo centrale del design, si amplierà per affrontare tutte le declinazioni della creatività, in funzione di un’idea organica tra il saper immaginare, il sapere fare e il sapere usare. Così, la Triennale si evolve, per interpretare i mutevoli contesti della società e della cultura, gli sviluppi economici, gli interessi di un pubblico sempre più complesso, coinvolgendo interpreti afferenti ad ambiti paralleli, curatori e storici dell’arte, architetti e registi, designer e fotografi, dalla molletta da bucato alle scarpe di Rick Owens, dal diario di Nan Goldin alle coreografie di Jérôme Bel.
Particolarmente ricca la sezione dedicata alle mostre, con la direzione artistica di Alberto Ferlenga, curatore del Settore Architettura e Territorio, Edoardo Bonaspetti, curatore del Settore Arti Visive, ed Eleonora Fiorani, direttore artistico del Settore Moda. Si inizia a settembre, al Triennale Design Museum, diretto da Silvana Annicchiarico, con “There is a Planet”, monografica a cura di Barbara Radice e dedicata a Ettore Sottsass. In occasione del centenario della sua nascita, sarà presentata la raccolta di fotografie e materiali raccolti dal grande architetto nel corso dei suoi viaggi intorno al mondo. Sempre a settembre, organizzata dal Museo di Fotografia Contemporanea e presso il Palazzo della Triennale, aprirà “The Ballad of Sexual Dependency”, a cura di François Hébel, un viaggio immersivo nel punto di vista di Nan Goldin, con circa 700 fotografie accompagnate da video e musiche. A ottobre potremo scoprire tutti i segreti di un oggetto che abbiamo sempre usato senza conoscerlo veramente, grazie a “Mollette da bucato”, a cura di Giulio Iacchetti. Tra materiali, forme e rispettive varianti, magari capiremo anche qual è il modo per pinzare gli indumenti senza lasciarvi il caratteristico segno, non proprio il massimo per le serate più eleganti. Chi non ha problemi di stile è sicuramente Rick Owens, visionario fashion designer in grado di ibridare modi di vestire occidentali e orientali, con un tocco di ascetismo urbano e di postpunk. Le sue creazioni iconiche saranno in mostra dal 15 dicembre per “Subhuman Inhuman Superhuman”, insieme a una selezione dei suoi caratteristici video ambientati in scenari futuristici.
Ruolo di primo piano anche Il Triennale Teatro dell’Arte, curato da Umberto Angelini, con un cartellone di 32 spettacoli, che avrà il via a settembre, con Guerrilla, spettacolo della giovane compagnia spagnola El Conde de Torrefiel, e durerà praticamente per tutto il 2018, con spettacoli, tra gli altri, di Ezio Mauro, CollettivO CineticO, Jérôme Bel, Alessandro Sciarroni.
Per il programma completo, potete vedere qui.