18 gennaio 2016

Della serie la performer perde il pelo ma non il vizio. Un’altra storia di nudità e arresti, stavolta all’Orsay di Parigi

 

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Ieri ultimo giorno utile per scoprire, all’Orsay di Parigi, la grande mostra “Splendore e miseria: Immagini di prostituzione 1850-1910”, che ha attirato in quattro mesi una folla enorme. Tra i visitatori del pomeriggio, però, è arrivata anche una presenza particolare: si chiama Deborah De Robertis, è del Lussemburgo, ed è una performer.
Forse alla biglietteria non l’hanno riconosciuta, e così è potuta salire indisturbata, con una telecamera nascosta, fino all’Olympia di Manet (1865, foto sopra).
Una volta davanti al celebre dipinto, De Robertis ha messo in atto la sua azione: si è completamente denudata e si e messa in posa, esattamente come la prostituta dell’800 raffigurata, di fronte al pubblico, filmandone le reazioni con la microcamera. 
Peccato che in men che non si dica è arrivata la sorveglianza che ha invitato l’artista a rivestirsi, e alle sue rimostranze di fronte al fatto che si trattava della messa in scena di un’opera d’arte la sala è stata chiusa ed è intervenuta la polizia.
Tutti felici sulla prontezza della “protezione” del museo, senza ricordare che De Robertis già nella primavera 2014 era stata arrestata proprio tra queste sale per atti osceni in luogo pubblico. Che aveva fatto? Si era messa davanti all’Origine del Mondo di Gustave Courbet e aveva mostrato il sesso, esattamente come avviene nella pittura. «Se si ignora il contesto si potrebbe intendere questa azione come un atto di esibizionismo, ma quello che ho fatto non è stato un atto impulsivo», ha dichiarato la performer. Chissà che ne ha pensato il pubblico.

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