06 marzo 2015

Dopo il gallo, lo scheletro di un cavallo. Hans Haacke sale sul Fourth Plinth londinese

 

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Dopo Katharina Fritsch e il suo Hahn/Cock si sapeva che sarebbe arrivato lui, ma si sa che i progetti sono una cosa, mentre dal vivo la scultura fa tutto un altro effetto. Chissà se stavolta i londinesi resteranno un po’ esterrefatti di fronte allo scheletro del cavallo Gift Horse, decima commissione per il Fourth Plinth con protagonista l’artista 78enne tedesco Hans Haacke, che ha messo addosso alle ossa dell’animale (in bronzo, peso una tonnellata e 700 chilii per quattro metri e mezzo di altezza) una banda elettronica della London Stock Exchange, in un’allusione al potere finanziario della città, che visualizza l’indice FTSE su 100 prezzi di indici azionari. L’opera ha preso spunto da un’incisione di pittore inglese George Stubbs (1724-1806), i cui disegni di cavalli avevano raggiunto una precisione anatomica mai vista prima di allora. Boris Johnson, sindaco di Londra, ha presentato la scultura definendolo un «commento sorprendentemente originale sul rapporto tra arte e commercio, dove Londra è la Capitale, non solo della finanza, ma anche di un grande patrimonio artistico e culturale del mondo», ribadito anche da Haacke, uno dei protagonisti della Biennale di Enwezor, annunciati ieri: «Trafalgar Square è stato un posto molto ricco su cui lavorare, per uno come me che opera sempre in base al contesto».
Stavolta, insomma, l’impressione è che lo scheletro incontrerà decisamente di più favore dell’Inghilterra, dopo le bizze del galletto blu che capeggiava da oltre un anno e mezzo, spauracchio del “piedistallo vuoto” più celebre del contemporaneo. E in attesa di vedere cosa combinerà con la sua scultura alta 10 metri David Shrigley, nel 2016. 

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