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Nella colonna sonora creata da Lele Marchitelli per i film di Paolo Sorrentino La grande bellezza e Loro 2 si udiva qualcuno fischiare. Anche nel recente film Euphoria di Valeria Golino si ode fischiare. L’autore dei fischi è Elena Somarè.
I fischi sono, come si sa, di diversi tipi. Il fischio con due dita infilate nella bocca è un fischio forte e deciso, che indica riprovazione o, contraddittoriamente, applauso, e c’è quello cantato, melodico. Somarè, che anche da bambina cantava fischiando come un uccellino, ha conservato da adulta questa abitudine del fischio melodico. Tanto da trasformarlo in arte. E quello che era un hobby è diventata la sua professione.
Di professione, invece, Elena Somarè era fotografa e a Roma conserva, a Trastevere, un locale molto grande, nato come studio fotografico, ora trasformato in luogo di eventi culturali. Da fotografa, aveva viaggiato in tutto il mondo ma confida che, mentre prima cercava di rappresentare il mondo esterno, ora esprime fischiando il suo mondo interiore.
Come fischiatrice è unica al mondo. Questa sua unicità fa sì che sia richiesta dappertutto, sebbene le sue esibizioni continuino a essere riservate a una certa élite. Si è esibita a Stoccolma, a Seul, a Roma e per il Papa in Vaticano, a Napoli e, nel maggio scorso, alla NewYork University. Nelle sue esibizioni a volte è accompagnata dal pianoforte, oppure dalla chitarra e dalle percussioni ma anche dall’arpa, dalla viola da gamba, dalla tiorba o dalla chitarra barocca.
Qualche giorno fa è ritornata a Napoli per un’esibizione speciale, il compleanno della sua amica Paola Pozzi, che è una gallerista talent scout. Una serata di successo, esempio di un fenomeno che a Napoli, come in altre città, va sempre più affermandosi: il salotto colto, di musica e d’arte. Un ripescaggio dai tempi di un tempo che fu. (Adriana Dragoni)