26 gennaio 2019

Fabio Sargentini vince il Premio Pascali e una mostra ricorda la grande storia de L’attico

 

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Fabio Sargentini, storico gallerista de L’Attico, è il vincitore della 21ma edizione del Premio Pino Pascali. Ad annunciarlo, il Comitato Scientifico presieduto da Pietro Marino e composto da Valérie Da Costa, Carlo Berardi, Marco Giusti e Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Museo Pino Pascali che sabato, 26 gennaio, presenterà “My Way-Installazione con figure”. 
La mostra farà rivivere al pubblico uno dei momenti più intensi e stimolanti della prima sede espositiva della Galleria L’Attico, di Fabio Sargentini, celebrando il lavoro di una serie di artisti che sono stati per lui non solo dei compagni di lavoro ma anche degli amici. Un viaggio nei ricordi del noto gallerista, nel tempo e nella storia dell’arte, in un periodo particolarmente fertile per l’ambiente culturale romano. 
Fondata nel 1957 da Bruno Sargentini e dal figlio Fabio, la prima sede era in Piazza di Spagna 20. Nel 1969 il trasferimento in un garage al 22 di via Beccaria, dove Jannis Kounellis realizzò la storica mostra con dodici cavalli vivi, definita dallo stesso Sargentini come “la mostra in una galleria privata più celebre del ‘900”. Memorabile anche la chiusura definitiva dello spazio espositivo di via Beccaria, inondato con 50mila litri di acqua tra il 9 e l’11 giugno 1976. Nel frattempo, nel 1972, Sargentini aveva aperto un’altro spazio, in un grande appartamento in via del Paradiso, nei pressi di Campo de’ Fiori, inaugurato con una personale di Jannis Kounellis. Tra i tanti artisti che attraversarono quegli spazi, anche Gilbert & George, Katharina Sieverding, Vito Acconci, Sol LeWitt, Alighiero Boetti, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci, Emilio Prini, Luigi Ontani, Marisa Merz, Nam June Paik, Hidetoshi Nagasawa, Nunzio, Piero Pizzi Cannella, Terry Riley, La Monte Young, Philip Glass, Steve Reich, Charlemagne Palestine.
Il percorso espositivo di “My Way” presenta una serie di stampe di grande formato che ritraggono le principali mostre svoltesi in via Beccaria, costruite per far scivolare lo spettatore dallo spazio presente a quello dell’epoca. Di fronte a tali grandi immagini, le sagome fotografiche a dimensione reali di alcuni tra gli artisti che hanno segnato il percorso storico della galleria: Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Simone Forti, Robert Smithson, Gino De Dominicis e, naturalmente, Pino Pascali. E con loro Fabio Sargentini, nella iconica immagine dell’allagamento.

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