Una nuova fiera animerà New York, nella zona di Harlem, proprio durante una delle più note manifestazioni d’arte internazionali, la FRIEZE/international arts week. Dal 14 al 17 maggio, FLUX Art Fair presenterà un’interessante line-up di espositori e partner culturali. Oltre cinquanta artisti provenienti da dodici Paesi e una lista di curatori indipendenti concentrati soprattutto sugli emergenti, questa l’anima della fiera. La commissione esaminatrice ha selezionato circa venti professionisti “multidisciplinari” tra centinaia di applicazioni pervenute, non trascurando coloro che vivono e lavorano proprio ad Harlem.
Si ribadisce dunque l’importanza di presentare nuovi talenti, piuttosto che puntare sempre solo sui soliti noti. Le opere dei giovani artisti saranno esposte insieme ai grandi nomi, avendo così l’opportunità di essere inserite in un contesto già affermato. Spesso in queste manifestazioni infatti gli emergenti vengono confinati in spazi a loro dedicati, rischiando di essere trascurati dal grande pubblico. La fiera, nata da un’idea di Leanne Stella, già curatrice del progetto Art in Flux, ha come tema centrale l’artista del 21esimo secolo inteso come nomade. E noi, un italiano in rappresentanza, ce l’avremo: Angelo Bellobono, da tempo diviso tra la Capitale, New York e i monti marocchini dell’Atlas. (Giulia Testa)
Nella foto sopra: Angelo Bellobono, Ramapough territory, 61×92 cm, acrylic, glue and lenapes soil polluted by ford plants on canvas, 2014
