23 gennaio 2016

Gli Uffizi? Sono a Milano, alla Fabbrica del Vapore. In una “Virtual Experience”, da Giotto a Caravaggio

 

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Chi non ama viaggiare per le grandi città d’Italia? Firenze rimane una delle mete più ambite, attraendo una moltitudine di visitatori soprattutto per le Gallerie degli Uffizi. Purtroppo però, non c’è sempre tempo e modo di viaggiare, ma da oggi esiste un’interessante opportunità per gli amanti dell’arte. 
Alla Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano ha inaugurato Uffizi Virtual Experience. Da Giotto a Caravaggio la prima digital exhibition immersiva e interattiva realizzata in Italia. 
La mostra rientra nella rassegna Ritorni al Futuro promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ed è patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Comune di Milano e dal Comune di Firenze. Il progetto affronta quattrocento anni di storia dell’arte italiana, come dice lo stesso titolo – da Giotto a Caravaggio – mostrando digitalmente mille e 150 opere del sopracitato museo fiorentino. Tutto questo è fattibile grazie alla collaborazione con Canon Italia e con la Startup Virtuitaly (spinoff di Centrica) che, realizzando mostre virtuali interattive, punta a un approccio all’edutainment, coinvolgendo così un pubblico più ampio. La mostra è infatti articolata in due sezioni: una parte immersiva, che prevede la visione in grande formato delle opere, e una interattiva, allestita con tecnologia Uffizi Touch
È così possibile osservare immagini digitali ad altissima risoluzione, scoprendo piccoli dettagli spesso invisibili a occhio nudo. Inoltre tramite l’utilizzo di touch screen e di altre installazioni, si può interagire con le opere e affrontare percorsi tematici e trasversali. In aggiunta, è scaricabile sui propri dispositivi mobili l’applicazione UBILIA, che dà modo di accedere a ulteriori contenuti e informazioni, visualizzare e condividere tutte le opere digitalizzate; inoltre l’app può anche essere utilizzata in vari punti della città di Milano. L’esibizione nasce dalla presa di coscienza che sia necessaria, oltre a una buona tutela del nostro patrimonio artistico-culturale, una maggiore valorizzazione delle nostre ricchezze. Quest’iniziativa si origina anche dalla volontà di creare un nuovo strumento culturale, che sia maggiormente fruibile anche da un pubblico più giovane, la cosiddetta generazione-digitale, più abituata a entrare in contatto quotidianamente con una realtà virtuale. Alla mostra sono inoltre affiancate anche diverse iniziative, che prevedono un programma di visite guidate, laboratori didattici e workshop per bambini, ragazzi, studenti, famiglie e settimanali appuntamenti con importanti storici dell’arte per un pubblico più adulto. Benvenute dunque queste iniziative, purché non vadano a sostituire la visione delle opere vere e proprie! (Micol Balaban)

1 commento

  1. Esperienza unica…irripetibile…profondamente deludente….prima di andare informatevi…non ne vale proprio la pena
    Giuseppe

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