07 maggio 2019

Il trauma positivo dell’arte diffusa. A Perugia, la terza edizione del Festival Cazzotto

 

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Da venerdì 10 a domenica 11 maggio, il centro storico di Perugia sarà per la terza volta teatro di Cazzotto, la rassegna progettata e ideata dagli artisti Simona Frillici e Giassi Piagentini, che pone l’arte contemporanea in stretto dialogo con la città, i suoi cittadini e le sue istituzioni, proponendo un metodo di fruizione non convenzionale. L’idea alla base della manifestazione è spiegata dal suo stesso nome, “Cazzotto”, che non indica solo un colpo improvviso ma rimanda anche allo storico cioccolatino Bacio Perugina, così chiamato originariamente. 
La rassegna vuole essere un “trauma buono”, quindi, un colpo e una carezza insieme, per scuotere una città tanto ricca e viva quanto apparentemente immobile. Agli artisti partecipanti, Cazzotto chiede di esprimersi con la massima spontaneità e la massima istintività, per far prendere direzioni inaspettate e impreviste alle loro creazioni, pur restando nei tempi e nelle modalità richieste da una progettualità vincolante. L’organizzazione della rassegna ha portato alla luce corti circuiti, ipocrisie e discrasie da parte delle varie istituzioni cittadine, ma ha mostrato anche inaspettate aperture, di cui gli artisti hanno tenuto conto anche nei loro progetti. L’arte, dunque, viene portata in strada. Le opere cercano gli occhi di passanti e spettatori casuali e non vogliono rivolgersi ai soli addetti ai lavori: sono lì per tutti, a dimostrare che l’arte è qualcosa “che nasce dall’uomo e all’uomo è destinata”. 
Tre i poli principali di questa terza edizione, ognuno con un suo particolare significato: Piazza IV Novembre, dove ha sede la Galleria Nazionale dell’Umbria e dove si trova la Fontana Maggiore dei Pisano, per indicare la “bellezza”; un’area circoscritta di banche dismesse nella centrale Via Baglioni, a indicare il “potere”; a indicare la “sapienza”, Via Sapienza, con spazi privati su strada che avranno termine al Collegio della Sapienza – oggi Centro Formativo “Sapienza Vecchia” – antica istituzione universitaria, voluta nel 1360 dalla corte pontificia di Avignone per formare la futura classe dirigente del nuovo Stato Pontificio. 
Alla rassegna, oltre ad artisti già molto noti e provenienti da tutta Italia – Giovanni Albanese, Rita Albertini, Valentina Angeli, Andrea Aquilanti, artisti§innocenti, Simone Bertugno, Stefano Bonacci, Francesco Capponi, Mario Consiglio, Giancarlino Benedetti Corcos, Mauro Cuppone, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Daniela de Paulis, Mauro Folci, Simona Frillici, Karpuseeler, Hans-Hermann Koopmann, Carl Greenoble, Myriam Laplante, Sandro Mele, Pasquale Polidori, Angelo Pretolani, Luigi Puxeddu, Sara Santarelli, Giuseppe Stampone, Meri Tancredi, Alberto Timossi, Compagnia Colori Proibiti, Francesca Borromeo, Andrea Cerioli, H.E.R., Filippo Metz, Raffaella Montani, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano – quest’anno parteciperanno anche alcuni allievi dell’ABA-Accademia delle Belle Arti di Perugia. 
Novità di questa terza edizione è anche il coinvolgimento di TEF CHANNEL, per cui gli artisti produrranno interventi concepiti espressamente per il pubblico televisivo, nella sezione CazzottoTVTeF, ancora in corso di realizzazione.
Qui il programma completo. (Lucrezia Cirri)

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