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Un piccolo vaso per oli e unguenti, una brocca da vino e una terrina per i cibi. Sono i tre reperti di epoca greca recuperati e restituiti pochi giorni fa all’ambasciata italiana a Washington, alla presenza del ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli, grazie alla collaborazione che da quindici anni intercorre tra Italia e Usa nel contrasto al traffico illegale di reperti trafugati. «Considero esemplari i risultati conseguiti grazie a questa collaborazione – ha dichiarato il Ministro Bonisoli – e sono fermamente convinto della necessità di proseguire il cammino di cooperazione avviato oltre quindici anni fa tra Italia e Stati Uniti che, oltre all’attività di contrasto al mercato dei beni trafugati, ha offerto svariate opportunità per la ricerca accademica e una più ampia fruizione dell’immenso patrimonio italiano, anche attraverso il prestito delle nostre opere d’arte ad alcuni dei più grandi musei americani. In questa occasione voglio annunciarvi che, nelle prossime settimane, sarà presentato, in Consiglio dei ministri, un disegno di legge di iniziativa governativa, in collaborazione con il ministero degli Esteri, quello della Giustizia e il dicastero che rappresento, per la ratifica della convenzione di Nicosia sui reati contro il patrimonio culturale. In particolare sarà prevista una riforma organica dei reati specifici, con un inasprimento sensibile delle pene applicate. I beni culturali sono una parte fondamentale della nostra identità. Ciò nonostante, noi contiamo anche sulla comunità internazionale affinchè ci aiuti a proteggerli e preservarli per le future generazioni. È un nostro comune impegno». Nel corso dell’incontro è stato presentato il catalogo “Saving Art Preserving Heritage” e sono stati esposti altri 16 oggetti recuperati grazie alla cooperazione tra i Carabinieri e l’FBI, tra cui un pezzo del pavimento musivo di una delle navi dell’imperatore Caligola.