08 febbraio 2019

La natura morta con pere e castagne di San Francisco era veramente di Vincent Van Gogh

 

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Un pool di esperti ha confermato che la Natura morta con frutta e castagne, conservata al Fine Arts Museum di San Francisco, è di Vincent Van Gogh. L’opera fu donata al museo nel 1960 e immediatamente bollata come falsa, venendo di fatto esclusa dai cataloghi ufficiali del maestro olandese. E c’è di più, nel corso delle analisi, i ricercatori del Van Gogh Museum hanno scoperto che al di sotto della natura morta è nascosto un ritratto di donna con sciarpa. Situazione piuttosto comune nelle opere di Van Gogh che, dovendo affrontare diversi periodi difficili nel corso della sua vita, fu costretto a riutilizzare le tele. 
Bruno e Sadie Adriani, tedeschi emigrati in America negli anni ‘20, donarono l’opera al museo statunitense nel 1960 e si presumeva fosse stata realizzata a Nuenen, nel 1884, ma la colorazione appariva insolita per quel periodo. Per questo, fu generalmente ritenuta falsa dai maggiori esperti, come Jan Hulsker e, recentemente, da Walter Feilchenfeldt. Ma i ricercatori del Van Gogh Museum ritengono che l’opera sia stata dipinta a Parigi nell’autunno del 1886, essendo stilisticamente compatibile con le nature morte realizzate in quel periodo. Ed è stata rintracciata anche la provenienza del dipinto. In un inventario del 1890, compilato poco dopo la morte di Van Gogh, avvenuta nello stesso anno, c’è un riferimento a “pere e castagne”, con il nome “Bernard”. Si presume possa essere un riferimento all’amico Emile Bernard, importante pittore neo impressionista. Sappiamo inoltre che la madre di Bernard, nel 1899, vendette un’opera con quel titolo e dalle dimensioni corrispondenti al mercante parigino Ambroise Vollard. 
Bisogna poi specificare che il Van Gogh Museum è invitato a esaminare circa 200 opere all’anno, per controllare se siano state davvero realizzate dal grande artista ma, dal 1988, ne sono state aggiunte solo 14 al catalogo ufficiale. Una bella rivincita per la natura morta con castagne che, adesso, andrà in prestito allo Städel Museum di Francoforte, per la mostra intitolata “Making Van Gogh: A German Love Story”, dal 23 ottobre al 16 febbraio 2020, incentrata sulle opere di Van Gogh che furono acquisite da collezionisti tedeschi.

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