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Dopo la partecipazione all’ultima Quadriennale, Tre Titoli il film di Nico Angiuli (Adelfia, 1981), torna a Roma ospite dei collettivi Stalker e No Working negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica, all’interno di “Xeneide”, progetto curato da Anna Cestelli Guidi. La mostra esplora l’”Arte dell’Ospitalità” a partire dall’Eneide, dove il poema è metafora ed epopea di una comunità di profughi troiani destinati a fondare Roma. Così come pensato dagli Stalker, quello dell’Auditorium Arte è uno spazio che non prevede spettatori, ma solo ospiti, come è il caso di Nico Angiuli che presenterà il film da domani al 31 marzo. In questo lungometraggio l’artista ha condensato due anni di ricerche per raccontare il fenomeno del caporalato a Cerignola in Puglia, città che ha dato i natali a Giuseppe Di Vittorio, padre della moderna Cgil e guida di storiche lotte sindacali anche nella sua terra d’origine.
Angiuli mette a confronto la storia delle conquiste dei braccianti di allora con l’attuale sfruttamento degli immigrati africani e riflette su una storia che, puntualmente, ripropone nuove vittime e nuovi carnefici. L’ultima tappa di “Xeneide” invece è in programma dal 21 al 23 aprile con il cammino d’Enea, un percorso di 3 giorni dalle coste laziali al Palatino con profughi e locali sulle tracce della fondazione di Roma. (Eleonora Minna)