30 luglio 2018

Lo street artist italiano Jorit Agoch rilasciato dalla polizia israeliana

 

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Dopo 24 ore di fermo, è stato rimesso in libertà Jorit Agoch, lo street artist italiano trattenuto dalla polizia israeliana e interrogato in merito a un suo murale di 4 metri, disegnato sulla Barriera di sicurezza di Betlemme, il cui soggetto era Ahed Tamimi, la ragazza palestinese di 17 anni, in carcere dal dicembre 2017 con l’accusa di oltraggio a militari israeliani, rilasciata proprio ieri dalla prigione di ha-Sharon e accolta in Cisgiordania come un’eroina. 
Jorit, nato a Napoli da madre olandese e conosciuto per i suoi grandi murales di personaggi come Diego Armando Maradona, Massimo Troisi, San Gennaro e Achille Bonito Oliva, è stato espulso da Israele e non potrà ritornarvi per 10 anni. L’ambasciata italiana si era subito mossa e aveva seguito con apprensione la vicenda anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Ancora in stato di fermo gli altri due street artist bloccati dalla guardia di frontiera a Betlemme nella stessa occasione. 
«Ci siamo spaventati, quando i militari, impugnando i fucili d’assalto, hanno sbarrato la strada. D’improvviso, senza ragione», ha raccontato Jorit. «Ci hanno portato in una stazione di polizia, trattato in maniera abbastanza rude e sistemato su una panca di ferro molto fredda, in uno spazio comune con altre persone. Impossibile dormire. Il giorno dopo, alle 14, ci hanno trasferito in un altro posto», più vicino a Tel Aviv. «Sollievo, anche grazie all’ottimo lavoro svolto dalla nostra ambasciata a Tel Aviv e dal nostro consolato a Gerusalemme, in stretto raccordo con la Farnesina», ha sottolineato il ministro degli Affari esteri, Enzo Moavero Milanesi. «Le accuse di danneggiamento, per aver imbrattato il muro, e violazione della zona militare sono state cancellate», ha spiegato l’avvocato Masalha Azmi, che è riuscito a evitare il processo e si prepara a presentare ricorso per far cadere il divieto di accesso nello Stato.

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