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Caravaggio ha un nuovo, pericoloso nemico. Si chiama Pablo Domingo Serrano, uomo di ventura e d’onore dal passato tormentato, tanto spietato quanto irreprensibile, assoldato dall’Inquisizione per portare a Roma la testa dell’artista, sulla quale pende una condanna a morte per omicidio. Ha i tratti del drama e le atmosfere del noir, la storia raccontata in Uccidete Caravaggio, fumetto pubblicato da Sergio Bonelli Editore, tra gli speciali a colori della collana Le Storie e in uscita il 7 settembre, in occasione della mostra dedicata al genio di Michelangelo Merisi, che aprirà il 29 settembre, a Palazzo Reale, Milano.
La graphic novel è il frutto del dialogo tra due nomi del fumetto italiano di genere, con la sceneggiatura di Giuseppe De Nardo e i disegni di Giampiero Casertano, che tra Dylan Dog, Martin Mystère e Julia, sanno perfettamente come tenere alto il ritmo della suspense. Anche se, in questo caso, non ci sono mostri e incubi sui quali indagare, perché la vita burrascosa di Caravaggio si presta perfettamente alla narrazione, con la sua fuga da Napoli a Malta, quindi in Sicilia, poi di nuovo a Napoli e, infine, a Porto Ercole. Ma Caravaggio sembra irraggiungibile, si muove come un’ombra sullo sfondo e Serrano non può che inseguirla, imparando a conoscere il suo avversario e tracciando gli spostamenti, per tentare di anticiparne le mosse. Tra duelli avvincenti e avventure rocambolesche, potremo assistere alla genesi di alcune delle opere più iconiche dell’artista, in una ricostruzione precisa del contesto storico e artistico, sullo sfondo dell’Italia centromeridionale dei primi del Seicento.