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The Others prende forma. Arrivata alla settima edizione, che si terrà dal 2 al 5 novembre, a Torino, la fiera trasversale e inclusiva che tenta nuove modalità di contatto con il mercato dell’arte, presenta Specific. La nuova sezione si affiancherà alla Main Section e al programma di talk, proiezioni e performance di Special Projects, diffondendosi attraverso gli spazi dell’Ex Ospedale Regina Maria Adelaide, edificio costruito nel 1887, recentemente dismesso e, per il secondo anno consecutivo, sede della manifestazione curata da Bruno Barsanti, Ludovica Capobianco e Greta Scarpa.
Quindici saranno i progetti, proposti da realtà italiane e internazionali, che interpreteranno le stratificazioni dell’architettura storica, per unire visioni centrali e periferiche e creare un percorso inedito di progetti site e context specific. Questi i protagonisti: AC Institute di New York, Agreements To Zinedine di Milano, C.R.A.C.-Centro di Ricerca per le Arti Contemporanee di Lamezia Terme, CultRise di Roma, Curate it Yourself di Parigi, DIENSTGEBÄUDE Art Space di Zurigo, Display di Berlino, Frantic Gallery di Tokyo, Ke’ch Collective di Marrakech, Limiditi-Temporary Art Projects di El Jadida, Mindscape Universe di Berlino, Spazio Testoni di Bologna, SUPERDEALS di Brussels, Twenty14 Contemporary di Milano, Widmertheodoridis di Eschlikon. Dal Giappone agli Stati Uniti, dall’Italia al Marocco, passando per la Germania, affrontando così il tema del nomadismo, termine identitario della fiera e che, quest’anno, sarà declinato nella sua relazione con la tecnologia, all’interno di Mediascape, una nuova serie di conversazioni tra artisti, curatori e collezionisti, all’interno dei talk di Roundtable.
In home: Anastasia Bay & Julien Saudubray, Hannah Hoffman Part/2, Installation view at Iselp, 2017
In alto: Anja Langer e Marie Jeschke, experimental toto #xd97, ceramic, porcelain, marker, ink