25 ottobre 2014

Prix Marcel Duchamp: è Julien Prévieux l’artista di domani. Che vince con i gesti dell’informatica

 

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Estratto dal video di Julien Previeux What Shall we Do Newt

Julien Prévieux ha vinto il Prix Marcel Duchamp, con un video di 18 minuti What Shall We Do Next? L’annuncio oggi durante la Fiac, dove sono esposte tutte le quattro creazioni che concorrono alla quattordicesima edizione di uno dei premi francesi più ambiti tra le giovani generazioni d’artisti. Presentato dalla galleria parigina Jousse Entreprise, Julien Prévieux (1974, Grenoble) lavora da qualche anno sull’elaborazione di un grande archivio di gesti futuri. Si occupa non solo sulla gestualità delle mani, ma di tutto il corpo umano, spesso calato in un mondo dove le costrizioni comportamentali sono di rigore. Gesti quotidiani, abitudinari, legati ad una routine lavorativa e sociale, poco umanizzata, gesti che si rivelano codici che rimpiazzano parole e discorsi. Così si presenta il suo video What Shall We Do Next?, composto di tre sequenze: un film d’animazione presentato presso lo stand della galleria Jousse alla Fiac, e un estratto video e una performance allo stand del Prix Duchamp. Prévieux ha immaginato questi gesti prelevandoli dall’agenzia americana della proprietà industriale, in cui possiamo trovare azioni brevettate di società varie, ma soprattutto attive nel campo delle nuove tecnologie. I gesti sono performati da sei ballerini in uno spazio chiuso e disciplinato da linee e forme geometriche, in cui la camera si posta in modo lineare ed essenziale, come per osservare i protagonisti che si lanciano senza eccessi in composizioni che riconosciamo poi come movimenti legati all’informatica, vedi il pinch to zoom, depositato da Apple nel 2006, presente insieme anche ad altri gesti che corrispondono ad apparecchi mai realizzati. Il premio ha permesso di vedere le opere ugualmente meritevoli degli altri tre artisti partecipanti, come Florian e Michaël Quistrebert presentati dalla galleria parigina Crèvecœur, Evariste Richer presentato dalla galleria Meessen De Clercq di Bruxelles e dalla Chleicher/Lange di Berlino, ed infine Théo Mercier presentato dalla parigina Gabrielle Maubrie
Il Prix Duchamp, è stato creato nel 2000 dall’ADIAF, l’Association pour la Diffusion Internationale de l’Art Français, questo è organizzato da sempre in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi e la Fiac. L’artista premiato infatti è invitato ad esporre nello spazio 315 del Centre Pompidou, attualmente e fino al 26 gennaio prossimo è in mostra la precedente vincitrice del premio, Latifa Echakhch. (livia de leoni)

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