15 aprile 2004

Puglia, in un palazzo storico una nuova galleria d’arte contemporanea per Lecce

 

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Il 17 aprile si inaugura a Lecce Primo Piano Living Gallery nelle prestigiose sale di Palazzo Rubichi. Il nuovo spazio è un contenitore per eventi molteplici: esposizioni d’arte, video art, seminari, dibattiti, atelier di grafica e stampa d’arte ed altro ancora.
L’esposizione inaugurale, Global Player, è curata dalla giovane Dores Sacquegna ed è una mostra che nasce dalla volontà di dar voce ai giovani artisti che operano riflettendo su alcuni dei molteplici aspetti che caratterizzano la contemporaneità.
E’ sull’individuo, sull’essere umano che si concentra la tematica della mostra. Le opere, analizzano fenomeni percettivi (Perego); visioni distorte e dai colori alterati (Festi, Fosca, Attardi),la figura umana emerge da lineamenti incerti, sfocati e a volte privi di definizione che rappresentano la nostra parte immateriale, la dualità tra mente e corpo (Budano & Manazza). Ma l’uso del corpo è visto anche come atto di rottura, di svelamento dai tabù collettivi, di trasgressione dai divieti (F. Arena)- L’indagine della mostra è di porre in primo piano un corpo materiale che produce linguaggio, disponibile ad accogliere l’elemento cromatico. Corpi fisici che divengono corpi d’arte, superfici della pittura e dell’azione (Merendi, Bosi), corpi, come matrici di segno, di materia espressiva, territori, in continua esplorazione. I protagonisti della mostra, pur presentando lavori diversi a livello formale e tecnico-espressivo condividono una predisposizione per i media.


Espongono in anteprima a Lecce per Primo Piano Living Gallery: Francesco ARENA, Massimo ATTARDI, Matteo BOSI, Luca CURCI, Massimo FESTI, FOSCA, Angelo DE FRANCISCO, Eleonora DEL BROCCO, il duo Lino BUDANO & Silvia MANAZZA, Luca MERENDI, Daniela PEREGO
PRIMO PIANO LIVING GALLERY
Viale G.Marconi, 4 Lecce
Aperto tutti i giorni dal 17aprile al 26 maggio 2004
Orari: 10-13/ 17-21
tel. 0832.30.40.14/ 349.3720659
e-mail: palazzorubichi@libero.it


[exibart]

1 commento

  1. Quando il “copia e incolla” diventa una figura di merda:

    “l’immaginario ricorrente dei nostri lavori sono i “mindscapes”, visioni distorte e dai colori alterati della natura, quasi a voler fissare sulla tela una sorta di immagine mentale.
    La figura umana dai lineamenti incerti, sfocata e priva di definizione, a rappresentare la nostra parte immateriale e, come contrappunto (la dualità fra il corpo e la mente), immagini di cellule organiche riprese al microscopio.”

    (da http://www.bianco-valente.com/texts.htm)

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