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Taglio del nastro sabato, 23 giugno, per la sesta edizione della Biennale Gherdëina a Ortisei, in Val Gardena (BZ), curata da Adam Budak. Sedici gli artisti invitati a lavorare sul tema che dà il titolo all’evento “Writing the Mountains”: Mariana Castillo Deball, Claudia Comte, Alessandro De Francesco, Alicja Kwade, Sissa Micheli, Štefan Papčo, Giuseppe Penone, Simon Perathoner, Gianni Pettena, Agnieszka Polska, Jiří Příhoda, Gregor Prugger, Mathilde Rosier, Egill Sæbjörnsson, Fabien Vallos, Nico Vascellari e, nel percorso espositivo, anche un lavoro di Franz West.
La biennale, aperta fino al 15 settembre, «con il chiaro intento di raccontare la montagna – scrive il curatore – combina discipline limite come la geologia culturale, l’ecologia delle comunità, la scienza performativa e la pratica relazionale dell’estetica impegnata, sfidando le forme più convenzionali di rappresentazione e percezione, e traendo ispirazione dal vocabolario proprio della natura, del paesaggio e della comunità. Si tratta di un discorso che dà vita ad una commistione di forme polifoniche derivate dal mondo della performance, quali la danza e il canto, la poesia e la recitazione, passando per l’architettura e il design, attraverso lo studio delle modalità di rappresentazione e di allestimento, fino ad arrivare alle forme più volubili che hanno come oggetto di interesse lo spirito di una comunità, il suo impegno e la collettività, senza trascurare la ricerca ed il lavoro sul campo». (Silvia Conta)
In home: Alicja Kwade, Taxa-Dilation, 2017. Courtesy of the artist and König Galerie, Berlin
In alto: Nico Vascellari, I Hear a Shadow, 2009-201. Installation view at Bugada Cargnel, Paris