17 dicembre 2002

Roma, il revival di Impellizzeri per concludere L3

 

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La rassegna L3 si conclude con una performance di Francesco Impellizzeri, ispirata all’evanescente mito degli anni Cinquanta, ed in particolare allo stile di vita sviluppatosi attorno alla celebre Via Margutta, luogo di residenza di numerosi artisti e di incontro tra gli intellettuali dell’epoca. Con la tipica ironia che distingue le opere dell’artista e il suo modo di reinterpretare personaggi storici o contemporanei, la performance, concepita appositamente per lo spazio e il luogo che la ospitano, si pone come rivisitazione di un mito e al contempo della sua smitizzazione. L’azione, concepita come flash mnemonico in cui il bianco dominante, investendo l’intera composizione, contribuisce ad annullarne le coordinate spazio temporali, trasforma la protagonista, una diva dai connotati stereotipati marcati all’eccesso, nella traslazione della nota icona “Unpopop”, figura cantante interpretata e ideata da Impellizzeri circa dieci anni fa. Attraverso uno studiato playback, la diva si fa testimone e veicolo della performance vocale dell’artista, assumendone paradossalmente anche le sembianze. E’ il dispositivo musicale, innescato ogni sei minuti, a determinare il ritmo dell’azione scandita da una serie di duplici rappresentazioni e trasposizioni. Diverse sfaccettature dell’identità si susseguono attraverso veloci fasi di mutamento: da un lato, il passaggio dalla stasi del tableaux vivant iniziale, in cui il personaggio sembra parte integrante di un ritratto, all’azione dinamica e performativa in cui la donna/diva si appropria della capacità vocale dell’artista; dall’altro, un ulteriore spostamento dall’atteggiamento ieratico di diva, allo smantellamento dello stesso attraverso uno squarcio sulla sua intimità che la mostra impegnata nel quotidiano espletamento di terrene funzioni fisiologiche.


STUDIO LIPOLI, via margutta 54, ore 19, a cura di Emanuela Nobile Mino e Sabrina Vedovotto, 3478200252 3397849317

[exibart]

6 Commenti

  1. Non va bene, infatti ma benissimo.
    Performance divertente, ironica, auto-ironica,
    realizzata con professionalità. Pellizzeri si è nuovamente mostrato un professionista, di quelli seri.

  2. Impellizzeri è veramente bravo. Ho visto una sua performance alla galleria Estro e ne sono rimasto abbagliato. L’ironia come seduzione verso tematiche più seriose. Concreto, divertente, spietato, coinvolgente, attuale. Che si desirea di +? (un lucano forse?)

  3. No per favore un Lucano NO davvero! Forse un Cynar mah…peccato non ci sono stato a vedere Impellizzeri a Via margutta, ma gli anni cinquanta ancora vanno? La diva e non diva ma che genere di performance e’?

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