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Dagli incontri con Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini, Gillo Dorfles, Piero Manzoni e Umberto Eco, alle prime cancellature, ormai iconiche ed entrate nella storia dell’arte. A raccontare la sua vita e le sue opere, sarà lo stesso Emilio Isgrò che, in un incontro all’Accademia di Belle Arti di Lecce, sabato, 5 maggio, presenterà Autocurriculum, il suo libro edito da Sellerio nel 2017, a metà tra diario e romanzo picaresco. Il grande maestro converserà con Carmelo Cipriani, critico d’arte e giornalista, per parlarci delle molte tappe di una raffinata ricerca intellettuale e visiva, condotta a ritmi lenti, «come una lucertola al sole». E non solo. Faranno la loro comparsa anche tutti i grandi nomi del panorama intellettuale non solo italiano, dal cinema alla letteratura, con i quali Isgrò ha intrattenuti duraturi e profondi rapporti. «Dopo aver negato la sua identità, Isgrò se ne riappropria, affermandola nella sua forma massima, quella dell’autobiografia, donandosi al lettore con tutta la sua sagacia, il suo intuito e la sua raffinata intelligenza», spiega Cipriani. In questa occasione, l’Accademia conferirà all’artista la laurea honoris causa, a riconoscimento del suo importante percorso all’interno della cultura italiana novecentesca.