11 novembre 2016

Storie di copertine che hanno fatto la rivoluzione. A Milano una mostra ripercorre vent’anni di editoria e immagini

 

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Era il 1998 quando il direttore editoriale della Garzanti Gianandrea Piccioli, il collaboratore Oliviero Ponte di Pino e il fumettista milanese Elfo Ascari si riuniscono per ripensare le copertine della collana Gli Elefanti. In un momento in cui la fotografia o il monocromatismo dominavano, l’idea delle copertine illustrate è venuta naturale. Ecco la rivoluzione.
Il primo illustratore chiamato in causa è stato Franco Matticchio alle prese con Traditore di tutti di Giorgio Scerbanenco, un successo che ha decretato la svolta. Einaudi, Mondadori, Feltrinelli, Guanda, Corraini, Minimum fax hanno cominciato a riprendere l’idea, chiamando a sé noti disegnatori per far racchiudere e rappresentare con una sola immagine un intero romanzo. Un enorme potere considerata l’importanza della copertina nella scelta di acquisto di un libro. 
La curatrice Melania Gazzotti ha pensato bene di mostrare l’unione del mondo delle parole con quello delle illustrazioni organizzando la mostra “COVER REVOLUTION! Gli illustratori e il nuovo volto dell’editoria italiana” (di cui c’è anche un catalogo edito Corraini Edizioni), presso il Laboratorio Formentini per l’Editoria, fino al 25 novembre. Una breve carrellata di alcune copertine disegnate da Franco Matticchio, Lorenzo Mattotti, Emiliano Ponzi, Guido Scarabottolo, Gianluigi Toccafondo, Olimpia Zagnoli, che, come sottolinea la Gazzotti, “hanno saputo rinnovare il campo editoriale italiano, valorizzando il potenziale evocativo di libri talvolta considerati classici con progettazioni spiazzanti ed efficaci”. 
Domenica 20 novembre, alle ore 16.30, ci sarà un incontro con gli illustratori Ponzi, Scarabottolo e Zagnoli che racconteranno le loro esperienze con il mondo dell’editoria e le loro copertine. (Giulia Alonzo)

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