29 settembre 2018

Suspance per Suspiria. Il film di Guadagnino accusato di plagio delle opere di Ana Mendieta

 

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È arrivato il momento thrilling per Suspiria, solo che in questo caso giunge inaspettato anche per il regista del film, che ha riscosso ottimi pareri all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. In effetti, Luca Guadagnino doveva aspettarselo, in fondo l’aveva candidamente ammesso, di essersi ispirato all’arte femminista e, in particolare, alle opera di Ana Mendieta, per il suo remake della pellicola girato nel 1977 da Dario Argento. Ispirazione o imitazione? Secondo Raquelin e Raquel Cecilia Mendieta, rispettivamente sorella e nipote dell’artista cubana morta in circostanze a dir poco misteriose nel 1985, non ci sono dubbi, trattasi di classico caso di plagio. 
E così è partita la denuncia, depositata pochi giorni fa alla Corte di Seattle, contro Amazon Studios, che ha prodotto il film: «Amazon ha incoraggiato, aiutato, indotto, causato e / o materialmente contribuito a un vasto numero di violazioni del copyright attraverso immagini che evocano il lavoro di Mendieta». 
A finire sotto accusa, il primo trailer del film, pubblicato a giugno, in cui compaiono un paio di mani legate da una corda, immagine che, secondo gli eredi, è basata sulla famosissima Rape Scene, fotografia del 1973. Citata in giudizio anche l’immagine di un corpo su un foglio bianco, un riferimento a Untitled: Silueta Series, Mexico, altra fotografia del 1978. 
Bisogna dire che nel secondo trailer pubblicato ad agosto, i presunti scatti ispirati a Mendieta non sono stati inclusi e, secondo Amazon Studios, sono stati anche rimossi dalla versione definitiva del film che, durante l’anteprima a Venezia, è stato sottoposto al parere di un agente della Galerie Lelong & Co., che si occupa del copyright delle opere di Mendieta. Ma non è andata molto bene, perché, nonostante i tagli, ben otto sarebbero le immagini in aria di plagio. 
«In generale, i permessi per l’utilizzo delle immagini dei lavori di Mendieta sono concessi solo per articoli di riviste accademiche e di divulgazione, mentre non sono concessi per le riproduzioni commerciali. Luca Guadagnino voleva rendere omaggio alle artiste degli anni ’70 ma Amazon ci ha costretto a far causa per rimediare al danno subito dal collegamento tra Suspiria e le iconiche immagini dell’artista», ha dichiarato ad Artnews Barbara Hoffman, consulente legale degli eredi.

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