18 marzo 2018

Umberto Boccioni e Vedovamazzei firmano la Cittadella degli Archivi di Milano

 

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Una grafia fluente e luminosa è improvvisamente apparsa su un muro grigio di Milano Nord. Si tratta di una firma ed è quella di Umberto Boccioni, solo che, ad apporla, sulla torretta della Cittadella degli Archivi, zona Niguarda, è stato Vedovamazzei, il duo formato da Simeone Crispino e Stella Scala che ha fatto dell’appropriazione un metodo di interpretazione estetica, giocando sul confine tra ironia e narrazione. Boccioni, artista dell’energia che avanza e delle periferie che salgono, è il nome più adatto per identificare una zona laterale rispetto ai flussi già consolidati del centro e che, negli ultimi anni, è stata interessata da diversi interventi di riqualificazione urbanistica. Così, La città che sale, questo richiamo postfuturista inscritto in un paesaggio urbano, avrà la forma di una firma al neon di sette metri che si innalza in verticale e che metterà in luce la presenza della Cittadella, un luogo dove si conservano documenti di grande valore per la storia della città e, tra questi, anche la lettera dalla quale la firma è tratta. L’installazione, a cura di Rossella Farinotti e commissionata da Francesco Martelli, sarà presentata domenica, 18 marzo, in occasione della Digital Week.

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