18 luglio 2022

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 18 al 24 luglio

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Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana dal 18 al 24 luglio, in scena nei teatri di tutta Italia

Civitanova Danza Doppelgänger ph. Tobia Abbondanza

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 18 al 24 luglio.

DANZA

Festival Civitanova Danza
In una maratona di danza che tocca tutti i teatri della città – Cecchetti, Rossini e Annibal Caro -, debuttano in prima assoluta, sabato 23 luglio, “Première” del Balletto di Roma, e “Satiri” della Compagnia Virgilio Sieni. “Première” del coreografo Andrea Costanzo Martini celebra l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno. Quale allineamento di stelle e pianeti ha permesso loro di essere qui su questo palcoscenico, pronti e disposti a sacrificare qualcosa per noi spettatori? “Première” ci svela che una compagnia di danza in fondo è un villaggio, una tribù, con i suoi bisogni primari che tentano di essere soddisfatti dall’organizzazione in codici e regole. Tra luci e ombre, come sotto i riflettori.

Per “Satiri”, su musica di Bach eseguita dal vivo al violoncello da Naomi Berrill, il coreografo Virgilio Sieni scrive nelle note al nuovo lavoro: “Ancora una volta la danza si presta a laboratorio della vita, affronta azioni disperate, titaniche, si pone sulla soglia con atteggiamento vigile, mantico, divinatorio. Ma è essa stessa scienza dello stare, specchio di risonanze e richiami cognitivi. Una danza per dermatoglifi che tracciano l’aria e una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile riconoscendolo diverso e amico. Pescano dal fondo del gesto per inscrivere forme d’intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale, le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. Il mondo quotidiano qui prende il largo e si separa dal gesto enigmatico che esplode tra il dionisiaco e l’apollineo”.

In prima regionale “Doppelgänger” di Abbondanza/Bertoni e Maurizio Lupinelli. Il doppio, la dualità come differenza, l’opposto che dà origine al mistero, questo lavoro parla e dà forma soprattutto all’incontro tra i corpi dei due interpreti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità, e Filippo Porro, danzatore. Un ossimoro in danza, un tentativo di svelare, tra sapiente ignoranza e disarmonica bellezza, il doppio viso della sfinge: due corpi diversi che cercano sulla scena l’origine della possibilità di esistere, una dirompente vitalità e un candore disarmante, attraverso l’astrazione della realtà che diventa visione.

Civitanova Danza Premiére – Balletto di Roma

Giulietta è Eleonora Abbagnato
Alla donna immortalata da William Shakespeare (e dopo di lui da innumerevoli pittori, musicisti, scrittori, registi e coreografi), è dedicato lo spettacolo “Giulietta” interpretato da Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opéra di Parigi, con la coreografia firmata da Sasha Riva e Simone Repele. Musica, danza e poesia si uniscono per dipingere un ritratto nuovo della più celebre veronese di tutti i tempi e di ciò che rappresenta.

Ascolteremo non la celeberrima partitura Romeo e Giulietta di Prokofiev, ma altre pagine musicali ispirate alla tragedia scespiriana, eseguite dal vivo in palcoscenico da due virtuosi del pianoforte, Marcos Madrigal e Alessandro Stella che ne eseguiranno le trascrizioni, piuttosto inusuali, per due pianoforti, diventando protagonisti dell’azione stessa anch’essi, insieme ai ballerini. Giulietta sarà danzata sull’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Piotr I. Ciaikovsky. Accanto alla Abbagnato una piccola Giulietta dei nostri giorni Julia Balzaretti, la figlia di dieci anni dell’étoile, il “Romeo” contemporaneo, interpretato da Sasha Riva, e un amico immaginario interpretato da Simone Repele, che scandisce il tempo a giri di bicicletta.

Eleonora Abbagnato e Michele Satriano, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, interpretano il passo a due dal balletto “Rosso e Nero” firmato da Uwe Scholz, e rimontato qui da Giovanni Di Palma. Giorgio Mancini crea “Rainbow, Love & Peace sulla West Side Story Suite per due pianoforti” di Leonard Bernstein, danzato da Davide Dato (étoile, Opera di Vienna), con i due ballerini italiani Tommaso Beneventi (Balletto Reale Svedese) e Lorenzo Aliberti (Ballett X Schwerin – Mecklenburgisches Staatstheater). Con loro, Vsevolod Maievskyi (già Teatro Mariinsky di San Pietroburgo), Michele Satriano e Rebecca Bianchi (étoile, Teatro dell’Opera di Roma), al suo primo rientro in scena dopo essere diventata mamma per la quarta volta.

Eleonora Abbagnato a Nervi foto Stefano Pischiutta

“Giulietta”, a cura di Daniele Cipriani, prima assoluta il 19 luglio al Teatro Romano di Verona, nell’ambito della 74a Estate Teatrale Veronese, con replica il 22, e il 23 al Nervi Music Ballet Festival.

Aria Performing Art Festival
Prima edizione del festival ideato dalla compagnia Senza Confini di Pelle (SCDP), in scena dal 21 al 24 luglio in due luoghi dove natura e arte si incontrano: il Parco delle Arti di Molineddu e il Parco di Fundone a Ossi, in provincia di Sassari. Nove spettacoli in una full immersion di teatro, musica, danza e performance che precedono il tramonto.

Apre il Festival la coreografa torinese Claudia Adragna con il suo solo “Ups! I’m out”, un onirico viaggio nei mancati appuntamenti e nell’essere fuori tempo; si prosegue con la venezuelana Ivelice Brown che porta il suo solo “Un ser de la nada” tra fantascienza e ritmi techno, per chiudere con la coreografa Gabriella Maiorino con il duetto “20-20” di grande energia cinetica in cui viene indagata la relazione spaziale di due corpi simbiotici interpretati da Francesca Mazzoni ed Elisa Quadrana.

Nei giorni successivi torna Ivelice Brown insieme alla danzatrice venezuelana Victoria Villalba nel duetto “Decorator Crab”, una riflessione appassionata sul consumismo dell’abbigliamento e sulla conseguente implicazione ambientale; Giselda Ranieri in scena con “Blind Date” e il contrabbassista algherese Salvatore Maltana, in “Matìs”; il TriOXX, una compagnia di giovani coreografe cagliaritane sostenute da Spaziodanza, con il loro primo lavoro “Esuvia”, una performance intima alla ricerca della propria primitiva identità; lo spettacolo-concerto-happening “Studio per Rock” della compagnia Senza Confini Di Pelle; la coreografa Aline Nari con “Danza in Silenzio” al Parco Fundone un momento di condivisione e contemplazione danzata, un’esplorazione guidata del movimento rivolta a tutti gli amanti della danza; e la compagnia di Cagliari Theandric Teatro Nonviolento, con lo spettacolo itinerante “Peregrini – A riveder le stelle”, un viaggio esperienziale nella Divina Commedia che attraversa il paesaggio di Ossi passando per il Parco Fundone.

Aria Performing Art Festival ROCK ph. Marcella Mancini

Cenacoli fiorentini
“Grande adagio popolare_Ultima cena” ideato da Virgilio Sieni, si presenta come un dittico pensato e condiviso con corpi fragili. Entrambe le azioni coreografiche si articolano come un percorso che, ogni volta, è un addentrarsi nella natura del gesto. Nel Cenacolo di Andrea del Sarto, il 19 luglio, persone con diverse storie fisiche ed esperienziali espongono meravigliosamente il loro esistere nella bellezza della diversità: l’Alzheimer e l’autismo divengono fonte inaspettata di conoscenza e materia che si irrora nel gesto della danza. Con loro, danzatori e caregivers agiscono secondo un fare che è ascolto dell’altro, attesa e tenuità. Al Cenacolo di Sant’Apollonia, il 20 luglio, l’azione nasce dall’incontro intimo di Virgilio Sieni con Uliano e Mudra, due corpi conosciuti, incontrati e vissuti che, insieme per la prima volta, lo accompagnano in un viaggio nelle scomposizioni del corpo, nell’uso sapiente dell’appoggio e nella disattivazione degli arti come atto di reinvenzione della figura umana. L’obiettivo è quello di inoltrarsi con loro nel mondo trasfigurato dei volti e dei gesti della pittura, rivolgendosi alla scoperta di un atlante fisico rinnovato e sensibile.

Cenacoli Fiorentini, Virgilio Sieni

TEATRO

Festa del Teatro di San Miniato
Alla LXXVI Festa del Teatro di San Miniato in prima nazionale “Irma Kohn è stata qui”, spettacolo di Elsinor Centro di Produzione Teatrale firmato dal giovane regista Pablo Solari e tratto dall’omonimo romanzo di Matteo Corradini, edito da Rizzoli. L’opera, di impronta storica, ripercorre le vicende della Seconda Guerra Mondiale ispirandosi ad un episodio realmente accaduto e seguendo tre linee narrative.

Quella di Irma Kohn è una storia che parla di confini, reali e simbolici. Il primo è quello temporale: la storia è collocata nelle ultime settimane della Seconda Guerra Mondiale, in quei giorni che separano il caos del conflitto dal caos più felice della ricostruzione. Il secondo è quello fisico: la città che ospita il dramma è Konigsberg, luogo al contempo affascinante e raccapricciante, sede dei nazisti impegnati nella deportazione e nello sterminio degli ebrei e tappa dell’esercito sovietico in arrivo. Il terzo, invece, è un confine intimo, tutto interno a Irma, la protagonista, ragazza sedicenne nel cui nome riecheggia la discriminazione ebraica, lo stereotipo del “giudeo” ben al di là della violenza nazista. L’ultimo, infine, riguarda l’identità dei protagonisti, sempre sul limite tra male e bene, in una situazione dove tutto si confonde.

Irma Kohn è stata qui. Ph. Soheil

Irma Kohn è stata qui” di Matteo Corradini, dramaturg Tatjana Motta, regia Pablo Solari, con Francesco Aricò, Maria Caggianelli Villani, Maria Canal, Valentina Cardinali, Luca Mammoli, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Woody Neri; scene Maddalena Oriani, costumi Marta Solari, sound designer Alessandro Levrero, luci Fabio Bozzetta. Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Centro Teatrale MaMiMò, Istituto Fondazione Dramma Popolare di San Miniato. A San Miniato (Pi), Piazza Duomo, dal 23 al 27 luglio.

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