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Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027: scelte le quattro città finaliste
Arte contemporanea
di redazione
Sono Alba, Foligno in rete con Spoleto, Pietrasanta e Termoli le città finaliste che concorreranno al titolo di Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. La giuria, presieduta da Lorenza Baroncelli, ha selezionato i progetti tra le candidature pervenute – nella precedente shortlist erano inserite anche Chioggia e Varese e Gallarate -, privilegiando i dossier in grado di coniugare qualità artistica, sostenibilità e ricadute culturali per le comunità locali.

Le proposte arrivate in finale raccontano quattro visioni complementari: Le fabbriche del vento per Alba, Foligno-Spoleto in Contemporanea per il binomio umbro, Essere arte. O dell’umanità dell’arte per Pietrasanta e Traiettorie contemporanee per Termoli. Il percorso entrerà nel vivo il 16 ottobre 2025, con le audizioni pubbliche al Ministero della Cultura a Roma: ciascun Comune avrà 30 minuti per illustrare la propria visione e altri 30 per dialogare con la giuria. La proclamazione della Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027 arriverà entro il 30 ottobre 2025 e assegnerà alla città vincitrice un finanziamento di un milione di euro, destinato alla realizzazione del programma descritto nel dossier.

Istituita con il Decreto Ministeriale n. 117 del 21 marzo 2024, la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea nasce come contraltare e complemento della più nota Capitale italiana della Cultura, con l’obiettivo di rafforzare la presenza dell’arte contemporanea nelle città italiane e di favorire nuovi modelli di sviluppo urbano e sociale attraverso il linguaggio artistico. Il bando finanzia un’ampia gamma di progetti culturali che includono mostre e format espositivi d’avanguardia, festival e manifestazioni artistiche, rassegne tematiche, interventi di riqualificazione urbana attraverso l’arte, nonché la creazione e il potenziamento di spazi dedicati alla fruizione artistica contemporanea.

I Comuni candidati sono invitati a presentare progetti che intrecciano produzione artistica, rigenerazione urbana, inclusione sociale e formazione, ponendo l’accento sulla capacità delle arti visive di incidere sul presente. Alla città vincitrice viene offerta l’occasione di costruire infrastrutture culturali durature, capaci di generare economia e identità collettiva.
La prima città a essere stata nominata Capitale dell’Arte Contemporanea è stata Gibellina, per l’anno 2026.














