18 maggio 2021

Arte e Natura. A Villa Borghese la riscoperta di un dialogo mai interrotto  

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A Roma, arriva la seconda edizione di Back to Nature, il primo progetto coordinato con installazioni d'arte contemporanea allestite nel parco di Villa Borghese

Marinella Senatore, Assembly, 2021
Marinella Senatore, Assembly, 2021

Dopo il successo della I edizione 2020, Back to Nature 2021. Arte Contemporanea a Villa Borghese torna a vestire lo storico polmone verde della Capitale. Sette installazioni ed un progetto digitale muteranno l’area del Parco dei Daini e di Campo di Siena in quinte sceniche, per accompagnare le lunghe passeggiate domenicali dei romani e la curiosità dei visitatori.

L’iniziativa, curata da Costantino D’Orazio e promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, è stata inaugurata mercoledì 12 maggio e sarà visitabile fino al 19 settembre.

Grazie anche alla collaborazione con l’Accademia di Musica di Santa Cecilia, il progetto promuoverà performance musicali per animare l’intero Festival.

Il Collettivo Accademia di Aracne con Yarn bombing(2020), Loris Cecchini con Arborexence(2021), Leandro Erlich con Window & Ladder – Città Eterna(2021), Giuseppe Gallo con Eroi(2006), Marzia Migliora con Staccando l’ombra da terra(2021), Pietro Ruffo con Migrante(2021) e Marinella Senatore con Assembly(2021), sono gli artisti contemporanei di fama internazionale selezionati per dar vita ad un percorso sensoriale e performativo, in equilibrio tra leggerezza e riflessione.

Si aggiungono, poi, How to hear the universe in a spider/web: A live concert for/by invertebrate rights (2020), un affascinante concerto digitale di Tomas Saraceno risultato dalla campionatura dei suoni dell’universo, da ascoltare scaricando l’apposita App, Arachnomacy,  e l’opera Terzo Paradiso – 100 panchine per Roma del maestro Michelangelo Pistoletto, che inaugurerà il 15 giugno nella suggestiva cornice di Piazza di Siena.

Dai toni alti e intrisi di idealismo riscontrabili nel Migrante di Ruffo, (immerso nella fontana del Sileno, che omaggia Roma e la nascita della sua civiltà grazie al lungo viaggio migratorio del leggendario Enea), o dal sottile equilibrio tra possibile e impossibile, tra ignoto e manifesto, ridisegnato nella Città Eterna e sospesa di Erlich, si passa a disegni che sembrano tracciati dall’aria, mossi dal vento e vibranti delle stesse vibrazioni terrestri espresse nelle linee ondulanti degli Eroi di Gallo, posti all’ingresso del percorso espositivo.

Potente il dialogo tra artigianato e forza femminile della natura, che tutto ordina e riorganizza, presentato nell’opera del Collettivo Aracne.

Marzia Migliora suggerisce l’idea di libertà espressa nel concetto del ‘volo’, elaborato in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia. Mirella Senatore con il suo Assembly, ci invita ‘prima a ballare, poi a pensare’ in un dialogo performativo e contemporaneo programmato da e per il visitatore. Azione, ribellione, partecipazione, leggerezza e poi riflessione per ridisegnare nuovi canoni sociali.

A concludere il percorso, gli elementi in acciaio di Loris Cecchini che, come ramificazioni artificiali innestate su quelle naturali, chiudono il cerchio compiendo la ‘metamorfosi’. Un connubio perfetto tra arte e natura in un gioco di continui rimandi e compenetrazioni.

Anche il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, farà parte del percorso di Back to Nature, presentando Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea, in linea con il tema della rassegna e curata da Antonia Arconti, Ileana Pansino e Daniela Vasta. In mostra, capolavori del XX secolo che sveleranno al pubblico il rapporto tra arte e natura e ciò che questo ha significato nel corso del ‘900. Sarà visitabile fino al 19 settembre.

Geopolitica, mitologia, speranza, libertà, idealismo, linee sinuose e ondeggianti, animano gli spazi della Villa per proporre nuovi orizzonti e nuove visioni, tra rimandi formali e tematici, e conferiscono nuove ‘morfologie’ per tracciare le linee di un ritrovato e rinnovato rapporto con la natura.

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