28 maggio 2023

Cremona apre la sua prima Art Week. Ed è piena di grandi artisti contemporanei

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La selezione proposta dalla curatrice Rossella Farinotti include artisti emergenti e affermati del panorama italiano, con opere site specific che entrano nei luoghi storici della città e ne cambiano il volto

Olivier Mosset @San Carlo Cremona. Courtesy Cremona Contemporanea | Art Week Ph. Andrea Rossetti

È in corso fino al 4 giugno 2023 la prima edizione di Cremona Art Week, progetto che nasce da e per la città di Cremona e che vede l’arte contemporanea dialogare con il ricco patrimonio storico, artistico e culturale della città. E lo fa seguendo le linee del Museo Diffuso e Relazionale, dando origine a itinerari e percorsi culturali volti a rivitalizzare il patrimonio storico – artistico attraverso le opere di artisti contemporanei installate site specific, offrendo al contempo al visitatore una visione inedita di questi luoghi. Sono ventuno gli artisti coinvolti dalla curatrice Rossella Farinotti che, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e provinciale, ha saputo creare un suggestivo percorso espositivo che offre uno spettro variegato di possibili letture.

Ettore Favini @Area Frazzi. Courtesy Cremona Contemporanea | Art Week
Ph. Andrea Rossetti

Partendo dal cuore della città, l’antico Palazzo Comunale ospita i lavori di Linda Carrara, Ettore Favini e Alessandro Agudio, che evidenziano una forte relazione tra paesaggio interno e paesaggio esterno e raccontano non solo l’origine agricola del territorio, ma anche il fiume Po con i suoi affluenti: un modo per rimarcare l’importanza di interrogarsi sul destino dell’ambiente. Maurizio Cattelan, tra gli artisti più internazionali e più attesi di Cremona Art Week, non manca di stupire con l’imponente installazione di un grande coccodrillo appeso sopra la cinquecentesca fonte battesimale del battistero: un rimando a complesse simbologie al confine tra sacro e profano dall’effetto straniante. Passeggiando per la città è impossibile non imbattersi nell’anima multidisciplinare e non cogliere la volontà di far “vivere” e “rivivere” in modo nuovo e sinergico spazi espositivi pubblici e privati, piazze e vie.

Così Palazzo Guazzoni Zaccaria – costruito nel XV secolo e riaperto al pubblico recentemente – rifiorisce con una ricca collettiva dove spiccano le ceramiche dell’americano Cristian Holstad in dialogo con un ricco arredamento e con le installazioni, realizzate site specific, di Francesco João oltre che con le opere di Beatrice Marchi, Luca Trevisani e Andrea Santana. Pregevole il lavoro di Andrea Bocca che evidenzia un’attenta ricerca sul confronto tra le forme dello spazio e gli oggetti che lo circondano nel tentativo di riformulare le proporzioni del design. Passeggiando per la città si incontrano altri importanti luoghi istituzionali come il Museo Archeologico San Lorenzo che accoglie alcune opere di Alice Ronchi che evocano sia elementi mitologici, sia paesaggi onirici in uno stretto rapporto tra arte e suggestione del materiale stesso.

Edificato alla fine del XV secolo da Guglielmo de Lera, la bellezza rinascimentale di Palazzo Fodri viene valorizzata dall’arte contemporanea e dalla ricerca di Adelisa Selimbašić e Valdrin Thaqi, artisti visivi che utilizzano l’arte come strumento attraverso cui indagare la realtà sociale. Se il laboratorio di restauro Robolottisei rivive con le evocazioni, in bilico tra realtà e finzione di Linda Carrara, il fastoso Palazzo Affaitati dialoga con i materiali e le possibilità immaginative delle opere d’arte di Gianni Caravaggio, oltre che di Silvia Giambrone e Adelisa Selimbašić che esplorano le forze misteriose del nostro essere e indagano dinamiche sociali.

Alessandro Agudio e Andrea Bocca Triangolo Courtesy Cremona Contemporanea | Art Week Ph. Andrea Rossetti
Alice Ronchi al Museo Archeologico Courtesy Cremona Contemporanea | Art Week Ph. Andrea Rossetti

Il linguaggio di Silvia Mariotti, che racconta suggestioni ed esperienze vissute, viene valorizzato negli spazi espositivi di Palazzo Zaccaria Pallavicino con Fasa Architetti e, assieme ancora ad Agudio, Bocca e Caravaggio al Triangolo Art Gallery di via Stella. Ospiti del Teatro Filodrammatici, i The Cool Couple sperimentano vari linguaggi che stupiscono il visitatore tanto quanto i lavori di Oliver Mosset in San Carlo Cremona che si interrogano sulla teorizzazione di nuove ricerche artistiche e culturali. Fuori dal centro della città lombarda l’area dell’ex fornace Frazzi con ancora Ettore Favini e il Parco Colonie Padane con Invernomuto di Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi. Un format, quello proposto per la prima volta per la città di Cremona che mira, quindi, alla rigenerazione urbana e alla rifunzionalizzazione degli spazi cittadini, attraverso la creatività, il coinvolgimento, lo straniamento.

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