21 maggio 2022

Parigi, tutti gli appuntamenti del weekend

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Dallo storico Salon du Dessin alle aperture straordinarie del contemporaneo. Un tour della Ville Lumière tra fiere, gallerie e musei

PARIGI
30a edizione del Salon du Dessin. Foto: Nicolas Robert, Barbagianni, collezione M & Mme Pierre Rosenberg. ©Suzanne Nagy.

Due giorni a Parigi nella settimana del disegno, inaugurata dal record stellare di un Michelangelo da € 23 milioni (qui). Un fine settimana all’insegna della carta, tra i corridoi ampi del Salon du Dessin (qui), della Drawing Now e della prima edizione della Paris Print Fair (qui). Ma anche l’occasione perfetta per un giro tra musei e gallerie, proprio ora che nomi come Galerie Lelong, Galleria Continua, Thaddaeus Ropac e Perrotin prendono parte al Paris Gallery Weekend. Tutti gli appuntamenti imperdibili tra le rue assolate della Ville Lumière, aperte in via eccezionale fino a domenica alle 18.

Paris Print Fair

Prima tappa, la nuovissima Paris Print Fair, la fiera dedicata ai maestri dell’incisione in scena dal 18 al 22 maggio. I protagonisti: nomi di ogni epoca – dal contemporaneo Bernar Venet, all’antico Albrecht Dürer, fino ai moderni Alberto Giacometti ed Edgar Degas – che dialogano negli stand di 19 espositori europei tra eterne tecniche e sperimentazioni. Solo la location meriterebbe una visita a parte, in effetti, è il Réfectoire du Couvent des Cordeliers nel cuore del VI arrondissement. Ma quanto costa un old master in versione on paper? Lo abbiamo chiesto al co-fondatore Nicolas Romand (trovate la nostra intervista qui).

Galerie Nathalie Béreau_Atsuko Ishii, Siren of Sound, 2021 – Detail. Paris Print Fair

Salon du Dessin

Trentesima edizione, 39 gallerie internazionali in scena e a confronto sotto il cielo di Palais Brongniart. Tanti anche i nomi italiani, inclusi Enrico Frascione, Romano Fine Art e la Apolloni Laocoon, alla loro prima partecipazione. Qualche stand su cui soffermarsi? Certamente la Maurizio Nobile Fine Art, che punta i riflettori, tra gli altri, sul raffinato pastello Portrait de jeunne femme di Gino Severini; c’è la Galerie de Bayser, la Femme s’èpongeant la nuque porta la firma di Edgar Degas; e poi ancora il booth di Ambroise Duchemin, con quelle teste di François Lemoyne che sembrano parlarsi, senza incontrarsi mai.

Gino Severini, Natura morta con rosa, 1919. Salon Du Dessin

Drawing Now

Parola d’ordine: contemporaneo. Più precisamente, il disegno degli ultimi 50 anni, in tutte le sue declinazioni. Siamo al Carreau du Temple, alla 15esima edizione della Drawing Now Art Fair – ve ne parlavamo qui, a poche ore dall’apertura. Quattro pit stop consigliati: Ms. Coral Browne di Ruth Marten, esposto dalla Van der Grinten Galerie, con un nudo imprigionato tra i coralli – e che non sembra intenzionato a uscire; il candelabro Sans Titre di Nuno Lorena alla Nosbaum Reding di Lussemburgo, quasi un fermo immagine di un film di Tarkovsky; per finire, le miniature di Kubra Khademi in bella vista alla Galerie Eric Mouche, seguite dagli acquerelli a tinte accese di Léo Dorfner da Claire Gastaud (It was definitely time to call it a night!).

Le opere di Léo Dorfner allo stand di Claire Gastaud. Drawing Now 2022

Paris Gallery Weekend

Valerio Adami da Templon, Vincenzo Agnetti e Paolo Scheggi da Tornabuoni, Lucas Arruda da David Zwirner, una collettiva di Cristina BanBan, Nick Doyle e Mark Ryden tra le mura patinate di Perrotin. Ma anche la prima mostra di Carlotta Bailly-Borg alla Praz-Delavallade, con quei corpi selvaggi, nudi, grotteschi, a tratti sfuggenti, che – dice la galleria – «sembrano divertirsi nel loro vuoto». E poi Amoako Boafo, protagonista assoluto della Mariane Ibrahim con la sua ultimissima produzione, forte delle pazze performance d’asta che, solo nel 2021, hanno fruttato un turnover da $ 9,2 milioni. È il Paris Gallery Weekend, l’evento diffuso tra 127 gallerie di Parigi, giunto quest’anno alla sua 9° edizione. Sono 302 artisti di 36 diverse nazionalità, tutti visibili gratuitamente da un polo all’altro della Ville Lumiére. Per tutti i dettagli, potete dare un’occhiata qui.

Veduta della mostra – Valerio Adami, Galerie Templon, Parigi, 2022

Mostre temporanee

Ultimo punto della nostra rassegna, le mostre temporanee sparse per la città. A partire dalle donne fluttuanti di Boldini, in scena al Petit Palais con Les plaisirs et les jours (fino al 24 luglio). Al Centre Pompidou, l’astrattista americana Shirley Jaffe – parigina d’adozione – trova spazio in una retrospettiva che include le opere donate alla sua morte (fino al 29 agosto). Un elefante, una rosa, un cappello: il Piccolo Principe è il protagonista della delicata esposizione al Musée des Arts Décoratifs, con una sfilata di foto, disegni e filmati che ripercorrono a tinte tenui il racconto più tradotto al mondo (fino al 26 giugno). Il Musée de l’Orangerie dà vita a un dialogo tra impressionisti e arti decorative, nella mostra Aux sources des Nymphéas (fino all’11 luglio). E chiudiamo l’elenco con Pionnières, dove artiste come Tamara de Lempicka, Sonia Delaunay e Tarsila do Amara ripercorrono il fermento creativo delle avanguardie del Novecento (fino al 10 luglio).

Claude Monet (1840-1926), Chrysanthèmes, 1897
Collection particulière
©Fredrik Nilsen Studio / Fredrik Nilsen

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