13 gennaio 2022

Prix Duchamp 2022, uno sguardo ai finalisti in attesa della mostra al Pompidou

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Giulia Andreani, Iván Argote, Philippe Decrauzat e Mimosa Echard sono i quattro finalisti del Prix Duchamp 2022, tra i premi d’arte contemporanea più prestigiosi al mondo: a ottobre la mostra al Centre Pompidou

i finalisti del Prix Duchamp 2022
Mimosa Echard. Crédit Photo : Camille Vivier

Giulia Andreani, Iván Argote, Philippe Decrauzat e Mimosa Echard sono i quattro finalisti del Prix Marcel Duchamp 2022. Arrivato alla 22ma edizione e attribuito ad artisti che lavorano nel campo delle arti plastiche e visive, si tratta di uno dei più importanti riconoscimenti di settore al mondo, nonché fra i più rilevanti vettori d’informazione dell’arte contemporanea in Francia. Annunciati il 12 gennaio su iInstagram da Claude Bonnin, presidente dell’ADIAF – Association pour la diffusion internationale de l’art français e scelti da un comitato di 11 collezionisti, i quattro artisti in lizza saranno invitati a presentare il loro progetto dal 4 ottobre 2022 al Centre Pompidou. Una giuria internazionale proclamerà il 17 ottobre il vincitore o la vincitrice, a cui saranno assegnati 35mila Euro e una residenza negli Stati Uniti, presso la Villa Albertine.

Chi sono gli artisti selezionati? Giulia Andreani (Venezia, 1985, vive e lavora a Parigi), pittrice e scultrice, è rappresentata dalla galleria Max Hetzler. Artista-ricercatrice, dal 2010 tiene una sorta di diario composto da archivi storici, fotogrammi, foto di famiglia che sono fonte d’ispirazione dei suoi lavori.

i finalisti del Prix Duchamp 2022
Giulia Andreani. Courtesy Galerie Max Hetzler Berlin I Paris I Londres. Crédit Photo: Joseph Ballu

Iván Argote (Bogotà, 1983, vive e lavora a Parigi), videasta e performer, è rappresentato dalla galleria Perrotin. Le sue opere sono segnate dall’attualità storica e politica, per una cultura della protesta.

i finalisti del Prix Duchamp 2022
Ivan Argote. Crédit Photo : Claire Dorn

Philippe Decrauzat (Losanna, 1974, vive e lavora a Parigi), è rappresentato dalla galleria Praz Delavallade. Pratica pittura, scultura, installazione e video, la sua opera guarda all’astrazione geometrica e ai fenomeni ottici. «Mi interessa la relazione diretta che l’arte ottica ha con gli spettatori e il modo in cui influenza le loro menti», spiega l’artista.

Philippe Decrauzat. Courtesy Praz Delavallade

Mimosa Echard (Alès, 1986, vive e lavora ad Alès), è rappresentata dalla galleria Chantal Crousel. Cresciuta in una comunità a contatto con la natura, realizza opere d’arte, tra dipinto e oggetto, con scarti quali schiume naturali, capelli, licheni per un approccio ambientalista e femminista.

Creato nel 2000 da Gilles Fuchs, presidente e fondatore dell’ADIAF, il Prix Duchamp mira a mettere in luce la proliferazione creativa della scena francese. Attribuito ad artisti francesi o residenti in Francia, che praticano disegno, pittura, performance, installazione, scultura, video o fotografia, il premio incoraggia tutte le nuove pratiche artistiche.

Più di 80 artisti sono stati nominati nel corso di questi anni, tra i vincitori ricordiamo Lili Reynaud Dewar, Prix Duchamp 2021, grazie a un lavoro intorno a Pasolini dal titolo Roma, 1° et 2 novembre 1975, Clément Cogitore premiato nel 2018, ma anche Kader Attia, Tatiana Trouvé, Dominique Gonzalez-Foerster e Thomas Hirschhorn. L’ADIAF offre una visibilità impareggiabile sull’attuale scena contemporanea francese nel mondo, promuovendo il lavoro dei vincitori e dei nominati con mostre diverse. Ad oggi, ne ha organizzate una cinquantina di cui circa 20 sono state portate nei principali musei del mondo.

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