16 dicembre 2020

La Biennale Smach lancia una open call per l’arte sulle Dolomiti

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Aperta l’open call per selezionare dieci progetti da esporre in occasione della quinta edizione di SMACH, la biennale a quota 2300 metri, nel cuore delle Dolomiti

SMACH, la biennale di Land Art d’alta quota, che mette in dialogo l’arte contemporanea e il paesaggio delle Dolomiti, raggiungendo i 2.300 metri, ha lanciato una open call per selezionare dieci artisti che esporranno per la sua quinta edizione, dal 10 luglio al 12 settembre 2021. In palio, oltre all’esposizione, un premio in denaro, una residenza e la possibilità di acquisizione dell’opera nella collezione Val dl’Ert, il parco di sculture a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano.

Istituita nel 2012, da un’idea di Michael Moling, in collaborazione con Katharina Moling e Gustav Willeit, la biennale SMACH lavora per la promozione dell’arte contemporanea e della cultura, nel suggestivo contesto naturalistico delle Dolomiti, nella zona che ricade nella Val Badia, in Alto Adige. Dal 2009, il complesso delle Dolomiti è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, suddiviso in nove sistemi, ognuno con le proprie peculiarità.

Per la quinta edizione della biennale, sono state selezionate diverse località, che andranno a comporre un tragitto espositivo circolare, percorribile in tre giorni di escursioni, tra i 1.100 e i 2.300 metri: Le da Rina, Chi Jus, Pra de Pütia, Forcela de Furcia, Val dl’Ert, Tru di Lec, La Crusc, Armentara, Fanes, Pederü. Gli artisti che vorranno rispondere alla open call di SMACH 2021 dovranno proporre un’opera site specifc per uno di questi siti, non solo dal punto di vista ambientale ma anche culturale, storico e architettonico, «Per uno scambio costruttivo e proficuo di valori locali, nazionali e internazionali», hanno spiegato gli organizzatori.

Punto di partenza, oltre al contesto, anche una parola, “Fragile”, tema scelto per questa edizione: «Gli artisti sono invitati ad una riflessione che, partendo da uno stato d’animo o da una condizione intima, potrà spaziare su considerazioni sociali, sul mondo contemporaneo, sulle istituzioni che lo regolamentano e sulla globalizzazione, o anche indagare aspetti più celati della condizione umana», continuano gli organizzatori.

Il 16 aprile 2021 saranno comunicati i vincitori, selezionati da una giuria internazionale, che quest’anno vede l’adesione di Julia Bornefeld (Kiel, DE artista), Gehard Demetz (Selva Gardena BZ, IT artista), Guus van den Hout (Oosterhout, NL curatore al MET di New York), Giacinto Di Pietrantonio (Pescara, IT consigliere della GAMeC di Bergamo), Giulia Ferracci (Roma, IT curatrice MAXXI Roma).

I progetti potranno essere presentati da artisti singoli o collettivi, senza limiti di tecnica, e per ogni progetto selezionato sarà riconosciuto un premio di 2mila euro. Per l’allestimento è prevista una residenza della durata di un massimo di quattro giorni con alloggio e mezza pensione. Il regolamento e il modulo di adesione sono disponibili sul sito di SMACH, la dead line è fissata per il 28 marzo 2021.

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