L’Intervista/Giulia Caira | Giulia e le altre. E gli altri
In questo momento storico in cui la cronaca ci ha obbligato a coniare una nuova parola: femminicidio, abbiamo deciso di ascoltare alcune artiste che lavorano sull'identità della donna. Giulia Caira ha realizzato un video, ora in mostra a Bari, che prende spunto dall'omicidio di una donna per mano dalla sua migliore amica. Da qui si arriva all'arte di genere, a che significa essere individui liberi, al di là se maschi o femmine
La figurazione è inevitabile?
Il Pecci di Prato fa un'interessante incursione nel vasto (e crescente) territorio della pittura. Non per dare conto dello stato delle cose, ma per rintracciarne le possibilità. Ciò che fa ancora usare colori, pennello e tela. Magari per rovesciarla, dipingendo sul retro, o per negarli tutti. Aprendo a qualcosa che sta tra «la potenza e l’impotenza del vedere». Ma l'operazione finisce per privilegiare il contesto a scapito dell'opera
MIA fa rima con fotografia. E piace anche a chi non...
Terzo anno e bagno di folla per MIA, con circa 7mila visitatori al giorno e un picco oltre i 10mila per sabato e domenica. 230 espositori, artisti provenienti da 16 Paesi, su una superficie di 8mila metriquadrati. E poi presentazioni editoriali, il book signing, l'Angolo del Collezionista, la sezione di opere firmate a quattro mani da artista e stampatore, il Codice MIA , il Dummy Award e numerosi dibattiti. Ecco il resoconto di un successo
Una cartolina dalla biennale di Sarajevo
Ospitiamo il diario di viaggio che il collezionista Giovanni Cotroneo ha fatto per Exibart su Sarajevo e la sua Biennale. Lo spunto lo dà la presentazione del lavoro di Alfredo Pirri, artista che Giovanni e Anna Rosa Cotroneo seguono da anni e non "mollano" mai. Ma da qui cominciano le sorprese e il confronto tra un presente carico di promesse e un passato appena dietro le spalle, ma percepibile nella sua ingombrante presenza materica
Dal Poverismo al Miseralismo
Si inaugura oggi alla galleria romana CO2 "Il teorema di Gauss", con tre opere di Mattiacci, Parmiggiani e Zorio scelte da tre giovani artisti, Gianni Delvè, Marco Morici e Giovanni Oberti e corredate tre testi critici. Da oggi i tre “junior” iniziano un lavoro in galleria sulle tre opere. Pubblichiamo il primo testo, Profezia sulla mostra, dove Gianni Garrera, tra altre osservazioni, punta l’indice sui rimuginatori che trasformano l’Arte Concettuale in arte concettosa
Il Padiglione Italia si presenta a Milano. Con grande dissertazione “poetica”,...
Grande carrellata di vip dell'arte e addetti ai lavori stasera, in sala anche Favelli e Maloberti, per la presentazione del nuovo Padiglione Italia della...
Attualità/Speciale MAXXI/2 | Il direttore che vorrei
Oggi, primo giorno di primavera, ci sarebbe già dovuto essere il Superdirettore del MAXXI. Non è così. E noi continuiamo con l'inchiesta sulle aspettative del mondo dell'arte italiano intorno a questa figura. Stavolta a rispondere alle nostre tre domande sono Roberto Casiraghi, direttore di The Others e Roma Contemporary, la gallerista Raffaella Cortese, Giacinto Di Pietrantonio, direttore del GAMeC e l'architetto Francesco Garofalo. Ecco i loro suggerimenti [A.P.]
Festa di primavera al “Grisù”. Ferrara apre la sua Ex Caserma...
Sessanta posti di lavoro e 18 imprese creative, in 4mila metri quadrati di spazio -ex caserma di Vigili del Fuoco- abbandonati dal 2004. La...
Donna faber
Nella pratica artistica contemporanea si registra un ritorno al lavoro manuale. Specie nell'altra metà del cielo, biologicamente e storicamente più vicina al corpo e al fare. E forse in questa ripresa della "pratica come attitudine artistica" agisce la distanza da alcuni eccessi concettuali. Anche se, come hanno insegnato i grandi, da Leonardo a Brunelleschi, è nella tecnica e nella manipolazione, che si origina un nuovo pensiero












