Nuove Idee | I love donazione
Kickstarter.com è un sito che raccoglie fondi per progetti culturali. Così negli Usa, artisti, designer e creativi di ogni sorta trovano finanziamenti. Una modalità di fund-raising personalizzata, ma aperta a tutti, che parte dalla donazione di un dollaro. E sfrutta al meglio le possibilità del web. Per ora è una delle tante iniziative nate negli States per far fronte alla crisi. Ma perché il nuovo modello di fund-raising non potrebbe varcare l’Atlantico? Pensiamoci [di Matteo Bergamini]
Ma qual è la professione dell’artista?
Dai frutti di Caravaggio al mercato dell’arte. Dalla Fondazione Cerere a Il Cielo di Palazzo Taverna, passando per i celebri “Incontri” nati negli anni Settanta. Attraverso acquarelli, performance e il cibo preso metaforicamente come alimento di un sistema di scambi, Elisa Strinna indaga sul ruolo dell’artista e sulla mercificazione dell’arte. Perché c’è ancora qualcosa da dire. Oltre a rendere omaggio a Graziella Lonardi Buontempo [di Paola Ugolini]
India e Sud America unite da un clic
La mostra ospitata presso l'ex Ospedale sant'Agostino di Modena mette in scena volti, storie e città, ma anche la natura spietata di mondi culturalmente lontani. A legarli non è più l'esotismo, ma l'essere i nuovi punti nevralgici del business dell’arte. Un fermento creativo che trova riscontri attraverso Buenos Aires Photo, San Paulo Photography Show o India Art Summit. A Modena però il focus è sulle radici coloniali, gli sguardi diversi di realtà [di Manuela de Leonardis]
Dalla cronaca all’arte. Una risposta alla violenza
Il “femminicidio” non è retorica, ma cronaca quasi quotidiana. Donne ammazzate spesso da chi gli sta più vicino. Per questo sette artiste internazionali intraprendono un serrato corpo a corpo con la violenza, dando la loro versione cruda e visionaria di questa realtà. Siamo andati a guardare in anteprima la Biennale Donna di Ferrara. Non veterofemminismo, né autocommiserazione, ma capacità di spostare lo sguardo da sé al mondo. Per guardare oltre [di Manuela de Leonardis]
L’intervista | High Line | un ponte sull’arte
Una vecchia ferrovia sopraelevata nel West Side di New York che serviva per i commerci dell’ormai celeberrimo Meatpacking District. Nel 1980 ci passa l’ultimo treno. Poi l’abbandono, una lobby di costruttori che vuole abbatterla e un progetto di riqualificazione sostenibile. Fino a che diventa la più bella passeggiata della Grande Mela, tra il Chelsea art district, le prossime sedi del Whitney e del Dia Center. Ci racconta tutto Cecilia Alemani [di Matteo Bergamini]
Il viaggio in Italia di Kaarina
Si apre oggi, nella nuova sede della galleria romana z2o in via della Vetrina, la prima tappa delle tre mostre italiane di Kaarina Kaikkonen, artista atipica, lontana dalla mondanità, dolce e burbera insieme. Domani è la volta della Collezione Maramotti poi, il 14 aprile, al MAXXI. Tre installazioni dove abiti dismessi diventano sculture che disegnano un paesaggio di memoria e sentimenti. E trasformano lo spazio in una grande narrazione corale [di Paola Tognon]
L’intervista | La versione di Rossella
Qual è il rapporto tra la monumentalità del passato e l'anti monumento di oggi? Il workshop “Mandato a memoria”, condotto da Rossella Biscotti con i giovani artisti dell'Accademia di Bergamo, riflette su questo nodo che segna lo spazio pubblico. Tra memoria e oblio, imprese eroiche e ribellismo. Per far emergere alla luce ciò che è rimosso e riportare la storia nel presente. Perché questa è la capacità destabilizzante dell'arte [di Paola Tognon]
L’arte può salvare la periferia
Due artisti, l’algerino Mohamed Bourouissa e il tedesco Tobias Zielony, mettono in scena al MAXXI di Roma l’insensato squallore delle banlieues parigina e napoletana. Con fotografie e light box dove scorrono il fallimento delle utopie urbanistiche passate e la drammatica attualità di oggi. Architetture distorte e distoniche, tempi morti e troppa bruttezza. Rilette però dallo sguardo salvifico dell’arte. Perché solo questa può creare un’estetica possibile [di Paola Ugolini]
L’intervista/Claire Fontaine | Che cos’è il contemporaneo? Riciclare
Il collettivo Claire Fontaine inaugura il nuovo corso del Museion di Bolzano. La mostra Macchinazioni propone video, sculture e altre opere che, attraverso prelievi e rielaborazioni “ready-made”, raccontano guasti italiani e del mondo globale. Senza inventare niente di nuovo, ma per glorificare l'istante qualunque. Oltre un'inutile soggettività e per "un'arte diventata un luogo per rifugiati politici" [di Paola Tognon]