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Boring Cactus di Gufram e Poltrona Dezza: icone del design si rinnovano
Design
Alcuni oggetti iconici del design sembrano sfidare il tempo, mantenendo intatta la loro forza espressiva anche attraverso trasformazioni radicali. È il caso del Cactus di Gufram e della poltrona Dezza di Poltrona Frau, due simboli del design italiano che, a distanza di decenni, continuano a rinnovarsi senza tradire la propria identità. Se il primo si spoglia dei suoi colori vivaci per abbracciare un minimalismo provocatorio, la seconda si veste di un inedito pattern ispirato ai disegni di Gio Ponti.
A oltre 50 anni dal suo debutto nel 1972, Gufram arricchisce la collezione dei suoi iconici appendiabiti con una versione inedita, lanciando Boring Cactus. Nato dalla creatività di Guido Drocco e Franco Mello, il Cactus di Gufram ha rivoluzionato il panorama dell’arredamento con il suo stile irriverente e la sua struttura in poliuretano espanso, imponendosi come icona del design radicale e marchio distintivo dell’azienda piemontese.
Oggi, questo oggetto iconico abbandona le vivaci cromie che da sempre l’hanno contraddistinto per abbracciare un’estetica minimalista, declinata in una tonalità di grigio opaco. Forma e materiali sono gli stessi: alta quanto un essere umano, con i suoi quattro bracci piegati, la struttura in poliuretano è ricoperta dalla vernice Guflac, anch’essa cifra distintiva del noto brand italiano. L’elemento di rottura con il passato si registra nella sola scelta del colore, inedita rispetto alla varietà cromatica della collezione proposta al pubblico negli anni.
Basti pensare ai colori vibranti delle tre edizioni realizzate per il suo cinquantesimo anniversario, in collaborazione con la Andy Warhol Foundation of Visual Arts o alle tonalità intense del blu e dell’arancione della collezione The Invisible Spectrum lanciata nel 2024. Ora la scelta cromatica cade su un grigio opaco, neutro, insomma, “noioso”. Con la stessa irriverenza che contraddistingue il suo marchio, attraverso Boring Cactus Gufram celebra la ripetitività e la monotonia in aperto contrasto con l’esuberanza e vivacità del passato.

Un’altra icona identificativa di un marchio storico si veste di un pattern nuovo: Poltrona Frau celebra i 60 anni di Poltrona Dezza con una sua riedizione che celebra l’architetto Gio Ponti. Caratterizzato da gambe rastremate a sezione triangolare e da un’estetica che alterna rigidità modernista e morbide curve nei braccioli, il design di poltrona Dezza è inconfondibile. Dal 1965, data del suo lancio, non è mai uscita di produzione.
Ora, per il suo sessantesimo anniversario, Poltrona Frau propone una serie limitata di 60 esemplari numerati, la cui unicità risiede nell’inedito pattern che ne riveste la superficie. La pregiata Pelle Frau diventa la tela su cui prendono forma 26 mani stilizzate, ispirate ai disegni di Gio Ponti, la cui produzione artistica è imperniata attorno a questo tema.

Le illustrazioni riproducono celebri motivi ideati dall’artista, tra cui La mano guantata, La mano stellata, La mano rotante e La mano veggente, originariamente realizzati in ceramica. Tale omaggio trasforma la poltrona in un tributo all’artigianato, all’arte e alla capacità del design di farsi veicolo di comunicazione e connessione.

Boring Cactus e Dezza 60th Anniversary Limited Edition rappresentano il tentativo di due leader del panorama del design contemporaneo di reinventarsi, proponendo formule uniche in continuità con la tradizione.