25 gennaio 2020

Bologna Indie Art City Tour: da Strada Maggiore a Stalingrado

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Paura di perdersi tra le proposte di Bologna Art City? Niente panico, ecco la nostra guida agli spazi indipendenti: seconda tappa

bn+ BRINANOVARA, Sogno, collage digitale, 2019

Continuiamo il nostro percorso sulle tracce degli spazi indipendenti più interessanti, in questi pienissimi giorni di Bologna Art Week, tra il centinaio di proposte della sezione ART CITY Segnala. Quest’anno la bussola punta in tutte le direzioni, tocca quasi tutti i quartieri, lungo ogni direttrice del centro urbano. L’altro giorno ci eravamo lasciati in zona Strada Maggiore ed è qui che ci ritroviamo, per ripartire con la seconda e ultima tappa del tour.

Bologna Indie Art City Tour

  1. In Strada Maggiore, la mostra di Spazio Labo’ | Photograpy “Familiar Stranger. Immaginari collettivi nell’epoca della fotografia mobile”, curata in collaborazione con PHmuseum.
  2. Da lì sarà facilissimo raggiungere Palazzo Isolani che affaccia sulla piazza Santo Stefano per ERO-TIC 3, pluri-evento ideato da Alberto Cassano che raccoglie lavori sull’immaginario erotico di Daniela Novello, Patrizia Novello, Nicola Villa, Luisa Turuani e Kevin Jackson, Eva Robin’s, Blanca Castro Xiques, Silvia Boschi insieme a Mariana Chiesa Sharko per la sezione ERO-STREET curata dalla Galleria Portanova12 e RUFOISM che partecipa anche con un solo show intitolato “terrumana”. Sempre nella stessa cornice ERO-CLICK, “Lo specchio dell’Ego”, altra personale di Gabriele Corni a cura di Claudio Composti.
  3. Cosicché sarete nuovamente sotto le Torri, dove vi attende come ogni anno un appuntamento altrettanto immancabile con Adiacenze, spazio curatoriale di sperimentazione, che inaugura il 2020 con “Dreamt Uncanny Valley” del duo Giorgio Brina e Simone Novara (bn+) a cura di Amerigo Mariotti e Daniela Tozzi.
  4. A pochi passi proprio Galleria Portanova12 offre “I figli degli altri. Riflessioni sul rapporto tra perpetuazione genetica e cambiamenti culturali” di Nicola Alessandrini e Lisa Gelli.
  5. Imboccando la via maestra, via Indipendenza nei cui paraggi si svolgono altre mostre e iniziative del programma Main, incontrerete il Teatro Arena del Sole che accoglie “Mutazioni Resistenti” di Margherita Caprilli a cura di Chiara Sponza, realizzata con il patrocinio di Università di Bologna – Dipartimento di Architettura Dipartimento di Eccellenza MIUR in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Cantieri Meticci, Fina Estampa s.r.l., Le cornici ed Chicci e DLF Bologna.
  6. E ancora su via Indipendenza, al primo piano dell’iconica Autostazione…sorpresa! Torna nella sua prima sede ma in forma differente Set Up presentata dalla sola Alice Zannoni; per quest’anno non più fiera ma group “exhibition and sale” dal titolo specifico Sono ancora qua. SetUp to be continued con opere di oltre 30 artisti degni di nota che contribuiscono a sostenere la rinascita futura della fiera.
  7. Sicuramente poi si avrà bisogno di una sosta: troverete disseminate in vari punti della città, simbolici e non, le poltrone-installazione di Andrea Bianconi: il progetto diffuso si intitola A Bologna. Sit Down To Have An Idea, con la curatela, appunto, di Alice Zannoni in collaborazione con Barbara Davis Gallery Houston – Texas e il supporto di Casa Testori. La fruizione dell’installazione è aperta 24 ore su 24 per le sedute posizionate all’aperto, mentre per le poltrone collocate in spazi chiusi l’orario è legato all’apertura della location che ospita l’opera.
  8. Restando in zona inoltre, nelle vicinanze del Mercato delle Erbe, altri due suggerimenti: Squadro Stamperia Galleria d’Arte presenta “Quello che non voglio/Quello che voglio”, una mostra di manifesti, collettiva degli studenti del Biennio di Illustrazione per l’Editoria guidata dalla docenza di Stefano Ricci dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
  9. Mentre Net Service Digital Hub promuove “Metabugs”, mostra-performance di Mitja V3rbo Bombardieri a cura di Claudio Musso in collaborazione con Touchlabs e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti, appunto, e IAAD- Istituto D’Arte Applicata e Design.
  10. B. Net Service Digital Hub ha diffuso APArt – Augmented Public Art una call aperta a giovani artisti per la realizzazione di opere in realtà aumentata: sono stati selezionati 10 progetti inseriti in un’applicazione scaricabile su smartphone che rende visibili le opere nel panorama urbano lungo un percorso che collega la sede di via Ugo Bassi alla Stazione Centrale.
  11. Nel tragitto verso il quartiere fieristico, su via Stalingrado, ancora una segnalazione: Blob-Out di Basmati Film (Audrey Coïaniz e Saul Saguatti) e Ditraverso con la collaborazione di Opificio Neirami, installazione video site-specific a cura di Silvia Grandi e Giuseppe Virelli in un contesto piuttosto insolito, il Parco Commerciale Borgo Mascarella, promotore dell’evento patrocinato dal DAR – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Lisa Gelli, Pink rooms, 1 di 40 disegni, 20×20 cm, 2020

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