01 settembre 2021

Martino Crespi, il “doge degli eventi”: la sua Venezia durante la Mostra del Cinema

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Nei giorni della 78ma Mostra del Cinema di Venezia Martino Crespi firma alcuni degli eventi più glamour della Laguna e debutta come produttore discografico. Le sue parole nell'intervista qui sotto

Martino Crespi, foto Gabriele Basilico

Martino Crespi, titolare della Martino Crespi Events, nella sua lunga storia professionale «ha firmato una lunga serie di eventi spettacolari, caratterizzati dalle atmosfere sognanti e dalla cura riservata alle tavole imbandite», organizzate per grandi aziende tra cui, si legge nel comunicato stampa, «Azimut Benetti, Bulgari, Condé Nast, Electrolux, Ferragamo, Intesa Sanpaolo, La Rinascente, Pommery, molti brand del gruppo LVMH, e tanti personaggi dello spettacolo, da Paolo Sorrentino a Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino».

In occasione della 78ma Mostra internazionale d’arte cinematografica, da oggi a Venezia, Crespi «sbarcherà in laguna innanzitutto come “doge degli eventi” – così almeno è soprannominato tra gli addetti ai lavori – firmando una serie di cene di gala memorabili, party, mostre e visite esclusive a porte chiuse nei più bei palazzi della Serenissima», ha spiegato il suo staff.
Tra gli eventi che saranno resi unici dalla sua creatività, la cena di gala «a Palazzo Pisani Moretta dove si terrà la cena di gala per festeggiare il film fuori concorso Ennio, che Giuseppe Tornatore ha dedicato al compositore ed amico. La cena è un evento nell’evento, cui parteciperanno grandi ospiti legati al mondo del cinema. Dal 31 agosto al 6 settembre, sarà invece il padrone di casa per i fortunati (150 in totale) della Venice Priceless Experience, un’esclusiva occasione per vivere tutto il glamour e il lifestyle di Venezia: cene in palazzi storici, notti al Danieli, visite d’autore in città e gran finale cinematografico al Lido, sul red carpet davanti al Palazzo del Cinema, per vivere l’emozione di essere star per un giorno», ha proseguito il suo staff.

Tra i filoni in cui Crespi ha sprigionato la propria visione c’è anche la curatela di mostra fotografiche, che porterà anche a Venezia, a Palazzo Pisani Moretta con «“Prove di libertà. Il lockdown del cinema italiano”. Istanti emblematici nella Roma svuotata, tra cinema spenti, attori, attrici e registi (Alessandro Gassmann, Margherita Buy, Anna Foglietta, Pierfrancesco Favino, Ferzan Özpetek, e Carlo Verdone solo per citarne alcuni) ripresi da  Riccardo Ghilardi nell’intimità delle loro case. La mostra, già ospitata al Maxxi e a Cinecittà, e anticipata da un vernissage, è in programma dal primo all’11 settembre», si legge nel comunicato stampa.

A Venezia Crespi «firmerà anche l’evento legato alla mostra “When Stories Make History”, che ripercorre la storia dell’edizione italiana di Vanity Fair. Un viaggio per immagini che racconta decenni di attualità, costume e spettacolo attraverso iconici scatti di celebrities».

La Laguna accoglierà anche l’esordio di Crespi come produttore discografico: nei giorni che aprono la Mostra del Cinema sarà presentato il primo album di Aria, con una raccolta di brani che fino a oggi hanno caratterizzato i suoi eventi. Dal 3 settembre la raccolta sarà scaricabile dalle piattaforme on line e l’album sarà in vendita nei negozi.

Intervista a Martino Crespi, regista di grandi eventi del lusso, curatore di mostre fotografiche e produttore discografico

La Sua figura professionale è poliedrica e allo stesso tempo il Suo lavoro ha un’impronta molto precisa. Può riassumerci, in estrema sintesi, la Sua storia professionale?

«Da giovanissimo mi sono cimentato come promoter musicale, organizzando concerti con molti big della canzone italiana. Direttore di fiere poi, in diversi ambiti, quindi una poliedrica esperienza in Condé Nast, e infine, nel 2013 ho aperto la mia agenzia di eventi. Da allora non mi sono più fermato, arrivando a organizzare, prima del lockdown, 180 eventi all’anno, uno ogni due giorni. La grande passione per la fotografia mi ha portato a curare mostre di grandi maestri: Rino Barillari, Jason Bell, Francesco Escalar, Riccardo Ghilardi, Douglas Kirkland e David Montgomery». 

Come la Sua storia professionale è arrivata a legarsi alla grande kermesse della Mostra del Cinema?

«Grazie al mio ruolo di responsabile eventi in Condé Nast. Con il brand Vanity Fair, strettamente connesso al mondo del cinema, ho frequentato per diversi anni la Mostra del Cinema di Venezia. Ho avuto la fortuna di lavorare molto a Venezia, una città che mi ha dato tantissime soddisfazioni. Gli eventi che ricordo con maggior piacere sono Vanity 10 e la mostra a sorpresa dedicata alla grande Ursula Andress, in occasione dei suoi 80 anni e del suo ritorno alla Mostra del Cinema dopo 25 anni». 

Martino Crespi in veste di curatore, in una foto d’archivio @ Martino Crespi
A quali eventi, in particolare, ha dato vita per l’edizione 2021?

«Per il 2021 mi aspetta soprattutto la grande Priceless Venice Experience di Mastercard, main partner della Mostra del Cinema: è senza dubbio l’evento più complesso, che comporta un notevole sforzo organizzativo, con notti in alberghi da favola, cene in palazzi storici e decine di passaggi sul red carpet per gli ospiti che avranno la fortuna di vivere questo sogno veneziano. Poi sarò impegnato con il coordinamento dell’evento di Vanity Fair a Palazzo van Axel, e con la grande cena in tributo di Ennio di Giuseppe Tornatore, in programma a Palazzo Pisani Moretta, dove allestirò una delle mie tavole d’autore sotto uno splendido affresco di Jacopo Guarana. Senza dimenticare la presentazione del mio primo progetto discografico: il primo album di Aria».

Il progetto Aria si muove nell’ambito della discografia, ce ne può parlare?

«Per i miei eventi negli ultimi anni ho voluto studiare un progetto in grado di emozionare fortemente gli ospiti. È un concept musicale in divenire, con diversi solisti che si avvicendano di volta in volta nei miei eventi, in maniera flessibile, per dar vita a nuove, inedite, letture di musiche immortali, contemperando l’arte del virtuoso e il gusto dell’intrattenimento. Ci sono poi dei riferimenti fissi, che incarnano lo spirito e lo stile del progetto, rendendolo perfettamente riconoscibile: sono la soprano Simona Rais, il maestro Stefano Serafini, Michal Lech e Enrico Pesce. Questo concept è molto apprezzato, e per questo ho deciso di realizzare anche un album per il grande pubblico, un album che è emozione pura, che mi ha portato a fare il mio debutto nel mondo della discografia. Si chiama A Tribute to Cinema. Seventeen Songs from Great Movies e comprende 17 musiche da film di successo, firmate da autori come Ennio Morricone, Nino Rota, Hans Zimmer. Ciò che fa la differenza sono gli arrangiamenti inediti e un’energia moderna di matrice rock dove sette voci da soprano si fondono con violini, trombe, violoncelli».

Quali sono progetti svilupperà nel prossimo futuro?

«Difficile dirlo. Chissà dove mi porteranno i miei clienti e la mia fantasia?». (SC)

Martino Crespi, foto Gabriele Basilico

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