18 ottobre 2019

Sinfonie d’intenti: a Lugano, simposio sul mecenatismo musicale

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al Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, una giornata di talk e tavole rotonde sul mecenatismo musicale contemporaneo

Beethoven aveva Ferdinand von Waldstein, Mozart il conte Carlo Giuseppe Firmian e la rubrica dei geni della musica e dei loro illuminati mecenati potrebbe essere lunghissima, fino a oggi. Cosa si sviluppa tutto intorno alle note suonate? Un mondo fitto di relazioni e di possibilità, strategie e occasioni, individui e gruppi di persone. Per saperne di più, appuntamento venerdì, 18 ottobre, al Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, per Sinfonie d’intenti, un simposio incentrato su “Passioni, visioni e progetti di mecenatismo musicale”, nell’ambito del Master of Advanced Studies in Cultural Management in collaborazione con la Fondazione Fitzcarraldo e Coro Clairière. Con la direzione scientifica di Elisa Bortoluzzi Dubach, docente universitaria e consulente di relazioni pubbliche, sponsorizzazioni e fondazioni, saranno approfondite le strategie e i nuovi paradigmi del mecenatismo musicale contemporaneo, attraverso gli interventi dei maggiori protagonisti della scena filantropica internazionale.

Il simposio indagherà quali siano le tecniche più efficaci per condurre una relazione di successo con un mecenate musicale e propone una nuova riflessione sulle sfide che il sostegno privato, fenomeno in piena espansione, deve affrontare nel mutato contesto contemporaneo. Le relazioni, che si susseguiranno lungo tutta la giornata, offriranno una panoramica completa sui dati, le cifre e le banche dati e consentiranno ai partecipanti di attingere indicazioni pratiche su come instaurare una relazione positiva con un mecenate, nuove idee per raccogliere fondi, un networking reale con personalità di solito irraggiungibili.

«In una società civile in cui il ruolo giocato dai privati è sempre più determinante per la qualità e la vitalità culturale dei nostri territori, il mecenatismo è divenuto una delle fonti di finanziamento più importanti anche in ambito musicale. Ma gli scenari sono sempre mutevoli ed è quindi fondamentale anticipare le sfide che i mecenati e i musicisti dovranno affrontare in un’arena globale sempre più digitale, connessa e competitiva», ha ricordato Christoph Brenner, direttore del Conservatorio della Svizzera italiana.

E al simposio interverranno anche affermati musicisti del Conservatorio della Svizzera italiana e dell’Orchestra della Svizzera italiana, che eseguiranno brani creati nel corso della storia grazie all’intervento di mecenati. Saranno proprio questi intermezzi musicali a ricordare che sostenere la produzione della musica significa riporre fiducia in una capacità espressiva unica, in grado di allargare l’immaginario e l’orizzonte etico, generando libertà e conoscenza e sollecitando un contagio positivo che consolidi una società aperta e basata sul dialogo e sul rispetto dell’altro.

Tantissimi gli argomenti messi in campo.

Nella prima tavola rotonda, moderata da Elisa Bortoluzzi Dubach, Hans Albert Courtial – che, con la sua Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, ha creato un legame straordinario con il Vaticano promuovendo uno dei Festival musicali più significativi di Roma – parlerà dello stretto legame tra mecenatismo-felicità-salute.

Allo stesso modo, le neuroscienze stanno studiando quanto la generosità e la filantropia rendano le persone più felici. Questa tematica verrà trattata da Christine Cerletti-Sarasin, psicologa, presidente delle Fondazioni Cantilena, Colla Parte, Bau&Kultur di Basilea, e da Anna Kravtchenko, pianista e docente al Conservatorio della Svizzera italiana.

Seguiranno gli interventi di Robert Kowalski, violino di spalla dell’Orchestra della Svizzera italiana, Francesca Peterlongo, mecenate e direttore artistico della Fondazione Pro Canale di Milano, Cristina Owen-Jones, goodwill ambassador UNESCO, moderati da Moreno Bernasconi, presidente della Fondazione Federica Spitzer di Lugano, sul tema dell’effetto cumulativo del mecenatismo musicale sul benessere di chi lo esercita.

Un approfondimento sarà dedicato al mecenatismo nel suo significato più puro, al senso del bello e alla capacità di ascolto con gli interventi di Alessio Allegrini, cornista e docente del Conservatorio della Svizzera italiana, Mario Martinoli, mecenate e presidente della Fondazione ICONS e Fernanda Giulini, mecenate e collezionista di strumenti musicali antichi.

I diritti dei fondatori, la sostenibilità economica delle istituzioni musicali, i trend e le visioni del mecenatismo musicale del futuro saranno gli argomenti che verranno trattati da Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del Gruppo Bracco e presidente di Fondazione Bracco, nonché tra i maggiori finanziatori del Teatro alla Scala di Milano, François Geinoz, presidente della proFonds – Associazione mantello delle fondazioni svizzere di pubblica utilità, e Peter Spinnler, fondatore e presidente della Fondazione Animato a sostegno dei giovani talenti.

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