17 novembre 2022

A Torino, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia: firmato il protocollo

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Passi in avanti per la realizzazione del Festival Internazionale di Fotografia a Torino, la cui prima edizione è in programma per la primavera 2023: firmato il protocollo di intesa, in attesa del direttore

Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, Torino. © Ph. Daniele Ratti

Mostre, attività didattiche e incontri partecipati, nuove committenze e una fiera specializzata. Insomma, il nuovissimo Festival Internazionale di Fotografia di Torino si annuncia come un appuntamento ambizioso, di richiamo internazionale, e procede nell’organizzazione, a partire dalla rete organizzativa, tradizionale punto forte del sistema torinese degli “eventi”. È stato firmato ieri, 16 novembre, a Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino, il protocollo di intesa per la realizzazione della manifestazione, che avrà la sua prima edizione nella primavera del 2023 e si svolgerà a cadenza annuale, per almeno un triennio. Tra i firmatari, Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino, Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, Matteo Bagnasco, responsabile dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo, Annapaola Venezia, Vice Segretario Generale Fondazione CRT, Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia.

Proprio quest’anno ha aperto a Torino una nuova sede di Gallerie d’Italia, il sistema museale ed espositivo di Intesa Sanpaolo diffuso anche a Milano, Napoli e Vicenza. Nel centralissimo Palazzo Turinetti ha dunque trovato sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, con circa 7 milioni di scatti realizzati, dagli anni Trenta ai Novanta del XX secolo, da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane. Sempre nel capoluogo piemontese ha sede anche Camera, Centro Italiano per la Fotografia, diretto da Walter Guadagnini e che, dal 2015, anno dell’apertura, ha ospitato tante mostre di livello. Al momento, però, non è stato esplicitato se e in quale modo lo spazio di via delle Rosine sarà coinvolto.

Come previsto dal Protocollo, i firmatari affideranno l’organizzazione del Festival alla Fondazione per la Cultura Torino, che opererà coinvolgendo, nelle attività di sviluppo e produzione, i soggetti del territorio dotati di riconosciute competenze scientifiche e divulgative nel settore e inseriti in articolate reti di relazioni nazionali e internazionali. «La firma di oggi, frutto della sinergia tra vari player della città, lancia una nuova sfida: fare di Torino una capitale della fotografia a livello internazionale», ha dichiarato il Segretario Generale della Fondazione CRT, Massimo Lapucci. «Il festival “scatta” l’immagine del futuro: offre una nuova opportunità per portare il mondo in città e la città nel mondo, e per rafforzare la commistione tra arte e tecnologia nel segno dell’ArTechnology, un “mega trend” sul quale certamente puntiamo per lo sviluppo del territorio».

Tra i primi obiettivi del gruppo di lavoro, l’assegnazione dell’incarico di Direzione Artistica, aperto a esperti curatori nazionali e internazionali. Tra i compiti del Direttore artistico, mappare e coordinare le istituzioni, i musei, le fiere, le iniziative e gli spazi d’arte torinesi che già lavorano nel mondo della fotografia, in modo da giungere alla condivisione di un nuovo brand e di un unico palinsesto, a partire dal tema individuato di anno in anno, e parallelamente coinvolgere altri partner locali, nazionali e internazionali, anche non necessariamente connessi al mondo della fotografia, per favorire la interdisciplinarietà e l’allargamento del pubblico di riferimento.

Il Festival Internazionale di Fotografia, allora, si estenderà in tutta Torino, con eventi off declinati ogni anno intorno a un tema differente. D’altra parte, proprio qui, nell’ottobre 1839, Enrico Federico Jest e Antonio Rasetti scattarono le prime fotografie in assoluto in Italia, con un macchinario di loro costruzione basato sui progetti di Daguerre. Si tratta delle vedute più iconiche, della Gran Madre, di Piazza Castello e di Palazzo Reale. Ma il programma del Festival si diffonderà anche oltre i confini della città.

Come affermato da Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, «Siamo lieti che da questo territorio, già molto ricco dal punto di vista culturale e artistico, nasca l’idea di un nuovo appuntamento internazionale da realizzarsi con il contributo di più enti e realtà già molto attive nella promozione di eventi e manifestazioni di richiamo. La fotografia, che già raccoglie un ampio pubblico di appassionati ed esperti, può essere un nuovo motivo per venire a Torino e da qui scoprire una regione che ha molto da offrire in termini di paesaggi, accoglienza e qualità della vita».

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