30 ottobre 2019

Torino Art Week: impressioni dalla preview di Paratissima 2019

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Tra i corridoi dell’ex Accademia di Artiglieria di Torino, va in scena l’arte emergente - e un po' apocalittica - di Paratissima 2019: le nostre impressioni, direttamente dalla preview

La sede di Paratissima 2019

Tra le preview della Torino Art Week, siamo appena stati a quella di Paratissima 2019. Sicuramente val bene una visita: l’ambientazione è ideale per gli amanti degli immobili fantasma, dove li attende la scenografia dell’ex Accademia di Artiglieria di Torino, che apre per la prima volta le sue porte. È un inanellarsi di corridoi, stanze, camerate, c’è pure l’ex tribunale militare con la piccola ex-cella di detenzione. Questo il contesto. Veniamo al contenuto.

Paratissima 2019, la fiera degli artisti emergenti, un po’ apocalittici

Come si sa, il format di Paratissima lascia spazio agli artisti, soprattutto emergenti, che hanno la possibilità di mostrare il proprio lavoro in maniera indipendente, e alle gallerie che condividono le intenzioni della fiera. Tra le sezioni di Paratissima 2019, merita Think BIG, curata da Francesca Canfora e Laura Tota, in cui fanno da padrone le grandi opere d’arte, accomunate anche, per lo più, da una visione del prossimo futuro decisamente apocalittica. A partire da Honest John di Antonio Riello, un missile di 8 metri che documenta l’esplosione del modello culturale occidentale e dell’anziana Europa. La dicotomia evergreen natura/artificio informa invece il remake del celebre Laocoonte a firma di Robert Gligorov, mentre le suggestioni alla Blade Runner invadono le megalopoli di Giacomo Costa.

Val bene una visita anche la sezione Ph.Ocus-About Photograpy, in cui si distinguono delle suggestive manipolazioni di Gabriele Zago, con scene alla Millet ma di ambientazione africana e dalle alterazioni cromatiche dei negativi originali. Ci sono poi le visioni satellitari di Max Serradifalco dalle epifanie impreviste. Tra tutti, si impone Luca Abbadati con il suo intimo reportage statunitense che scava nell’apparente ordinarietà della provincia USA, stile Pleasantville per utilizzare una metafora cinematografica.

Nella sezione ICS-Independent Curated Spaces merita un’occhiata, attraverso il gigantesco buco da serratura, la stanza 113. Non ho potuto leggere chi fosse l’autore (c’era solo la targhetta numerica), ma forse questo non fa che potenziare questa stanza surreale, al cui ingresso una scritta invita: ASCOLTA, GIOCA, TOCCA, CERCA, UNISCI, GIRA, OSSERVA, CHIEDI, SCOPRI. Un buon viatico per visitare una fiera tanto rabdomantica e non scevra da repentine cadute, come questa Paratissima 2019.

Qui tutte le informazioni.

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