18 novembre 2019

Addio a Terry O’Neill, il fotografo della Swinging London

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Addio a Terry O'Neill, uno dei più grandi nomi della fotografia britannica che, con i suoi scatti, ha immortalato gli anni della rivoluzione culturale e sociale in Gran Bretagna

Fu uno dei più importanti fotografi britannici, diventato famoso negli anni Sessanta per aver immortalato i volti più noti dello Swinging London. Terry O’Neill si è spento nella sera di sabato, 16 novembre, al termine di una lunga malattia. Aveva 81 anni. La notizia della sua scomparsa è stata data dall’agenzia fotografica che lo rappresentava, la Iconic Images.

La biografia di Terry O’Neill

Terry O’Neill è nato il 30 luglio 1938 a Romford, a Est di Londra. Inizialmente, prima di sentirsi dire che “aveva troppe domande e non abbastanza convinzioni”, pensava di diventare sacerdote. Dopo un breve periodo come batterista, iniziò la sua carriera lavorando nel dipartimento di fotografia della compagnia aerea British Airways  all’aeroporto di Heathrow.

Negli anni Sessanta e Settanta collabora con Rolling Stone e Vogue e, con la sua mitica 35mm, inizia a fotografare le icone e celebrità di quegli anni, tra cui i Beatles (“Avevo solo 20 anni ed ero il fotografo più giovane di Fleet Street” raccontò in una intervista), Judy Garland, i Rolling Stones, Frank Sinatra, Elvis Presley, Elton John, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, Brigitte Bardot, Ava Gadner, Marlene Dietrich e tantissimi altri grandi personaggi del secolo scorso, come Nelson Mandela, Elisabetta II, i membri della famiglia reale britannica e politici di spicco.

Nel 2018 raccontò all’Observer che la regina Elisabetta fu l’unica persona che fotografò che lo mise in agitazione: “Mi ero preparato alcune battute sulle corse dei cavalli per rompere il ghiaccio e, grazie a Dio, funzionò”.

La regina Elisabetta e il principe Filippo, 1992
La regina Elisabetta e il principe Filippo, 1992

O’Neill fu uno dei più grandi nomi della fotografia britannica e, con i suoi scatti, ha immortalato gli anni della rivoluzione culturale e sociale in Gran Bretagna.

“Capì subito che la cultura giovanile di quel tempo era la vera notizia di attualità su scala globale e iniziò a seguire la carriera dei volti emergenti del cinema, della moda e della musica che avrebbero poi continuato a definire gli anni ’60.” Si legge in una nota sul sito web dell’agenzia.

Nel 1963 sposò la modella Vera Day, con cui ebbe due figli. Dopo fu sposato per tre anni con l’attrice Faye Dunaway con cui ebbe un figlio, Liam, nato nel 1980. Uno dei suoi scatti più celebri, incluso nella collezione permanente della National Portrait Gallery, è proprio quello che ritrae Faye Dunaway a bordo piscina dopo la vittoria agli Oscar del 1977 per il suo ruolo in “Quinto Potere” di Sidney Lumet.

In un’intervista dell’anno scorso, ha ricordato molti dei personaggi che aveva fotografato, ora scomparsi, dicendo: “Non c’è nessuno in giro che vorrei fotografare. Amy Winehouse è stata l’ultima persona – un vero talento. Tutte le star giuste sono sparite.”

La sua ultima apparizione pubblica fu ad ottobre, per ricevere dal principe William l’ordine dell’Impero britannico per i servizi resi alla fotografia.

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