22 marzo 2023

Giovane Fotografia Italiana: la mostra dei sette finalisti a Reggio Emilia

di

A Reggio Emilia, in concomitanza con il Festival Fotografia Europea, la mostra del Premio Lugi Ghirri 2023 Giovane Fotografia Italiana: ecco i sette autori finalisti

© Carlo Lombardi, La Carne dell’Orso

Eleonora Agostini, Andrea Camiolo, Sofiya Chotyrbok, Davide Degano, Carlo Lombardi, Giulia Mangione, Eleonora Paciullo, sono i sette talenti della fotografia che presenteranno le loro opere in occasione della decima edizione di Giovane Fotografia Italiana Premio Luigi Ghirri 2023. Promossa dal Comune di Reggio Emilia, in partnership con Triennale Milano e Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, la mostra aprirà dal 28 aprile, in concomitanza con il Festival Fotografia Europea, uno degli appuntamenti più attesi del settore, vincitore dell’edizione 2022 dei Lucie Awards a Los Angeles quale Photo Festival of the Year. Dedicata al tema “Appartenenza / Belonging”, l’esposizione sarà visitabile fino all’11 giugno 2023 negli spazi di Palazzo dei Musei, tra i luoghi istituzionali coinvolti dal Festival, insieme ai Chiostri di San Pietro e di San Domenico, a Palazzo da Mosto, alla Biblioteca Panizzi e a Spazio Gerra.

© Andrea Camiolo, The Manhattan Project

Durante le giornate inaugurali del festival Fotografia Europea, dal 28 aprile all’1 maggio 2023, i sette artisti concorreranno all’attribuzione del Premio Luigi Ghirri, del valore di 4mila euro, a cui si aggiunge la prestigiosa opportunità di presentare nel corso del 2023-2024, una mostra personale negli spazi di Triennale Milano. Da quest’anno, inoltre, grazie alla menzione speciale “Nuove traiettorie. GFI a Stoccolma”, promossa dall’ Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, uno tra i finalisti potrà svolgere una residenza d’artista a Stoccolma e realizzare a una mostra a cura dello stesso Istituto.

© Davide Degano, Romanzo Meticcio

Giovane Fotografia Italiana Premio Luigi Ghirri 2023: la giuria

A selezionare i vincitori del Premio Giovane Fotografia Italiana 2023, tra i circa 400 progetti pervenuti a seguito della call, una giuria internazionale, composta da Julia Bunneman per Photoworks Festival, Krzysztof Candrowicz per Fotofestiwal Lodz e i curatori di Giovane Fotografia Italiana Ilaria Campioli e Daniele De Luigi.

«Oggi è più che mai evidente la tensione tra diversi modi di intendere l’appartenenza: da una parte l’inclusione in una comunità dall’identità già definita, che a seconda dei contesti può essere forma di oppressione o di resistenza; dall’altra una spinta libertaria ad aderire a nuove forme di collettività sulla base di scelte valoriali: dalle microcomunità alla costruzione di aree culturali più vaste – come la stessa Europa -, fino a nuovi concetti globali come l’appartenenza di specie o quella olistica alla Natura; senza contare le relazioni di appartenenza che investono la sfera più intima», hanno dichiarato i curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi.

© Eleonora Paciullo, Teofanie

“Appartenenza / Belonging”: le opere fotografiche in mostra

Tra tecnologie e sguardi privati, identità e margini, si delinea così il panorama complesso e sorprendente della fotografia emergente. Eleonora Agostini (Mirano, VE, 1991, vive a Londra) con A Study on Waitressing esamina i fenomeni di auto rappresentazione con particolare riguardo per l’immagine della cameriera. Andrea Camiolo (Leonforte, EN, 1998) con The Manhattan Project presenta immagini generate da un’intelligenza artificiale e manipolate per simulare fotografie d’archivio a partire da quelle presenti in “Evidence”, celebre volume (1977) pubblicato da Larry Sultan e Mike Mandel. Sofiya Chotyrbok (Zolochiv, Ucraina, 1991, vive a Milano) in Home Before Dark, focalizzandosi sul tema della cittadinanza, articola un processo creativo di riscoperta identitaria e di appartenenza.

© Giulia Mangione, The Fall

E ancora, Davide Degano (Cividale del Friuli, 1990, vive a Udine) in Romanzo meticcio invita a mettere in discussione il concetto di identità italiana, intrecciando temi quali le periferie, il meridione, le minoranze, l’immigrazione, gli italiani di seconda generazione e la rimozione del passato coloniale. Carlo Lombardi (Pescara, 1988, vive a Milano), con La carne dell’orso, analizza l’evoluzione etica, simbolica e antropologica delle pratiche sociali a protezione degli orsi appenninici negli ultimi cento anni. Giulia Mangione (Firenze, 1987, vive a Oslo) con The Fall combina fotografia documentaria e finzione per riflettere sulle paure collettive guardando ai miti popolari attorno al tema dell’Apocalisse e alle teorie del complotto a essa collegate. Eleonora Paciullo (Torino, 1993, vive a Nizza) con Teofanie si riappropria dei riti, dei miti e delle storie del territorio nel tentativo di dare vita al re-incanto del luogo magico della sua infanzia, una piccola località della Locride, in Calabria.

©Eleonora Agostini, A Study on Waitressing

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui