-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
«Ha supervisionato molti dei momenti più rivoluzionari nella storia delle aste e ha contribuito in modo determinante alla crescita e al successo di Christie’s». Inizia così il comunicato con cui la major Christie’s annuncia la nuova promozione di Alex Rotter, ora Presidente Globale della major. «È un privilegio che mi venga affidato questo nuovo ruolo e questa nuova responsabilità», dichiara Rotter, «e sono entusiasta di poter lavorare ancora più a stretto contatto con i miei talentuosi colleghi in tutto il mondo. Il mercato internazionale dell’arte e degli oggetti d’arte eccezionali continua a evolversi e i nostri clienti richiedono giustamente competenza, creatività, esperienza e passione per guidarli. I nostri team di Christie’s si impegnano quotidianamente per questo, agendo da trendsetter e adattandosi al modo in continua evoluzione del collezionismo».
Arriva dalla competitor Sotheby’s, Rotter, la salutava definitivamente nel 2017, anno in cui entrò da Christie’s. Qui ridefinì ben presto la strategia di vendita per l’arte del dopoguerra, contemporanea, moderna e impressionista, creando il dipartimento 20/21, più ampio, e aperto a un altrettanto ampio bacino di collezionisti. Ha sperimentato nuovi format (creò la prima asta a staffetta globale – ONE, l’asta del secolo, in piena pandemia – trasmessa in diretta streaming dalle sale d’asta di Christie’s a New York, Londra, Parigi e Hong Kong). E ha supervisionato una sfilza di vendite leggendarie, come quella del Rabbit di Jeff Koons chiusa a $ 91,1 milioni, vale a dire un record assoluto (ancora insuperato) per un artista vivente; ancora, quella stratosferica dello Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol, ben $ 195 milioni di dollari assestati per l’opera più costosa del XX secolo mai venduta all’asta; e – se non bastasse – l’asta del Salvator Mundi di Leonardo nel 2017, l’Old Master e il dipinto in assoluto più caro di sempre all’incanto, dritto fino a quota $ 450 milioni.
Parla Bonnie Brennan, CEO di Christie’s: «Sono lieta che Alex assuma questo nuovo ruolo di Presidente Globale e non vedo l’ora di collaborare a stretto contatto con lui in questa veste. L’approccio creativo, strategico e collaborativo di Alex a 20/21 è stato un fattore chiave per la nostra leadership di mercato e, con un numero crescente di clienti che collezionano in tutte le categorie, questo è il momento perfetto per ampliare le sue responsabilità».