16 settembre 2021

Alla fine della fiera (online), TEFAF non delude

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Che cosa hanno acquistato i collezionisti e i musei di tutto il mondo dai booth virtuali di TEFAF? Uno sguardo alle vendite più significative

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Entrance TEFAF Maastricht 2020

Vi avevamo già anticipato gli highlights della nuova edizione di TEFAF Online, dal calamaio a mo’ di granchio presentato da Christophe de Quénetain a un’Afrodite proveniente dai Giardini di Villa Pamphilj nel booth della Galerie Chenel (trovate qui tutti i dettagli). A pochi giorni dalla proverbiale fine della fiera, qual è stata la risposta di collezionisti e istituzioni – tra cui alcuni dei musei più prestigiosi al mondo? La dimensione digitale, di certo, non è bastata a intimidirli, dati i risultati delle vendite riportati dall’ultimo comunicato ufficiale.

Privati e musei internazionali, le performance di TEFAF

Si inizia in grande, con il Rijksprentenkabinet di Amsterdam che ha puntato su Tabula Cebetis della Scuola Veneziana (ca. 1550), comprato da Nicolaas Teeuwisse OHG; e non è da meno il Groeningemuseum, Belgio, che ha acquistato Portrait of a Man in Armour, attribuito a Gillis Claeissens (ca. 1560), dall’italiana Caretto & Occhinegro. Un’altra transazione “istituzionale” arriva dall’America, più di preciso dal Clark Art Institute di Williamstown, in Massachusetts, che si è aggiudicato Scene in an Italian Country Inn, Possibly a Self-Portrait of the Artist with Her Husband on Their Wedding Trip (1821/25) di Hortense Haudebourt-Lescot, presentato da Gallery 19C. Completa la carrellata «un museo di spicco dell’Europa orientale» che «ha invece acquistato Zuppiera Rococò con Piatto e Cucchiaio (1751-53)», opera esposta da Helga Matzke. 

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Il Groeningemuseum ha acquistato dalla galleria Caretto & Occhinegro l’opera “Portrait of a Man in Armour” (circa 1560), attribuita a Gillis Claeissens

Ma passiamo ai collezionisti privati – anche in questo caso, sono poche le cifre esatte che trapelano dalle prime comunicazioni. White Cube ha venduto Untitled (Penis Print) di David Hammons; ArtAncient ha trovato un nuovo proprietario per Laurel Wreath (ca. 300 a.C.) – per una non meglio precisata «cifra a cinque zeri»; la Dragonfly Brooch (2021) esposta da Cindy Chao è passata di mano per oltre un milione di dollari; e ha una nuova casa anche Stillleben mit Herbstblumen (ca. 1930/1940) di Emil Nolde, la tela esposta da Beck & Eggeling International Fine Art.

«Che si tenga online o in presenza», ha dichiarato Charlotte van Leerdam, Managing Director della manifestazione, «TEFAF resta un centro di conoscenza, creatività e competenza, come denota il successo della Fiera di quest’anno nel mercato dell’arte. Siamo lieti di come TEFAF Online 2021 sia stata recepita: ha attirato non solo compratori privati, ma anche molte istituzioni pubbliche e musei di fama mondiale, a conferma che le opere presentate a TEFAF sono il più alto esempio di qualità». E adesso non ci resta che aspettare l’edizione in real life, a Maastricht, dal 12 al 20 marzo 2022.

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