02 settembre 2021

Le anticipazioni di TEFAF Online 2021

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Uno sguardo agli highlights della prossima edizione di TEFAF, da un'Afrodite proveniente dai Giardini di Villa Pamphilj a un granchio da 200mila euro

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Oltre 260 galleristi, circa 700 opere, un viaggio attraverso l’arte, i gioielli, il design. TEFAF – The European Fine Art Foundation torna online con un programma che racconta secoli di bellezza, tutti concentrati in un unico appuntamento dal 9 al 13 settembre. Qualche anticipazione? Un calamaio italiano a mo’ di granchio risalente al XVI secolo, presentato da Christophe de Quénetain (€200.000); preziose gouache di Versailles offerte da Wildenstein & Co. Inc per un valore che supera il milione; un’emblematica Attesa di Lucio FontanaChoupatte di Claude Lalanne, esposte rispettivamente negli stand di Tornabuoni Arte Ben Brown Fine Arts; e ancora una collana di perle art déco da 12,5 carati di Cartier, unica nel suo genere, nello spazio virtuale di FD Gallery ($300.000-500.000).

«TEFAF è scoperta e narrazione», dichiarava quest’estate Charlotte van Leerdam, Managing Director di TEFAF. «Siamo felici di portare questo spirito nel mondo digitale con TEFAF Online 2021. Lavorare con ciascuno dei nostri galleristi è un onore, non vediamo l’ora che arrivi settembre perché i visitatori possano imbarcarsi in un viaggio digitale alla scoperta della vera qualità dell’arte».

Tra un raro dipinto di Giovanni Battista Caracciolo nel booth di Galleria Porcini, un’Afrodite da €1,8 milioni – un tempo nei giardini di Villa Pamphilj! – in vendita da Galerie Chenel e un iconico Keith Haring proposto da Van de Weghe per $1,8-2 milioni, la seconda edizione online di TEFAF scandisce il tempo dell’arte a suon di punti fermi e di immancabili novità. Prima fra tutte la sezione TEFAF Collections, che valica i confini dell’esperienza virtuale attraverso le narrazioni curatoriali di Pierre Yovanovitch, Erwin Wurm, Courtney J. Martin, Faye Toogood, Amin Jaffer e Guillaume Kientz. E non mancheranno, ovviamente, nuovi protagonisti degli spazi digitali (oltre 10 gallerie inedite, comunicano da TEFAF), pronti ad arricchire il dialogo creativo senza limiti di epoche e di culture. Appuntamento al 9 settembre su www.tefaf.com.

Gli highlights di TEFAF Online 2021

Un calamaio italiano del XVI secolo proveniente dal Regno di Rodolfo II è una delle tre opere – tutte ispirate ai granchi – offerte da Christophe de Quénetain. «Il trio analizzerà il modo in cui gli artisti hanno interpretato il simbolo del crostaceo lungo i secoli e le varie culture», anticipano da TEFAF. «Il granchio rappresenta storicamente sensibilità, protezione, timidezza, oltre a un’enfasi sul naturalismo»
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La FD Gallery di New York punta sull’eccellenza, con una collana in perle naturali e diamanti realizzata da Cartier negli anni ’30 del secolo scorso – uno dei periodi più prolifici della maison francese. Il prezzo? Una cifra compresa tra i 300.000 e i 500.000 dollari
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La galleria londinese Ben Brown Fine Arts punta i riflettori su “Choupatte” di Claude Lalanne (ca. 2014-15), la cui cotroparte è attualmente esposta al Petit Trianon, nel parco della Reggia di Versailles
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Van de Weghe, East Hampton, va in scena da TEFAF con “Senza Titolo (Knokke #3)”, un lavoro iconico di Keith Haring che sottende un significato curioso. «Il pesce raffigurato, chiamato “haring” (aringa) in olandese, viene tradizionalmente mangiato in questa maniera», leggiamo sul comunicato. «Haring creò quest’opera durante un periodo trascorso in Belgio per la sua mostra al Casinò Knokke, nel 1987». Il prezzo richiesto è tra 1,8 e 2 milioni di dollari
Tornabuoni Arte, Firenze, partecipa all’edizione digital di TEFAF con “Concetto Spaziale, Attesa”, 1964, un’emblematica tela monocroma del pioniere dello spazialismo. «Tutti hanno creduto che volessi distruggere», diceva Lucio Fontana. «Ma non è vero, io ho costruito, non distrutto».
La piccola tavola “Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e san Giovanni Evangelista” di Giovanni Battista Caracciolo, realizzata intorno al terzo decennio del Seicento, è il raro capolavoro offerto dalla Galleria Porcini, Napoli

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