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È tempo di Evening Sale da Christie’s: trionfano Twombly e il T-Rex Stan
Mercato
Christie’s segna la stagione autunnale con un’asta hybrid-style che non tarda a riservare sorprese: la 20th Century Evening Sale di ieri, in diretta da New York, ha totalizzato $340,851,500, vendendo il 96% per valore e l’84% per lotto. Tra sito ufficiale di Christie’s e i vari social media che hanno trasmesso la diretta, riferiscono dalla casa d’aste, eravamo collegati in 280mila.
«Abbiamo visto offerte provenienti da diversi continenti: Asia, Londra e da New York», commenta la responsabile di Christie’s Ana-Maria Celis. «Questa vendita è stata progettata in un breve periodo di tempo, essenzialmente in agosto. In questo preciso momento e in questo preciso anno, la tempistica ha avuto una chiara risonanza sulle persone di tutto il mondo. Vedere risultati straordinari nella categoria dei capolavori è stato fantastico, in particolare il Cy Twombly Untitled (Bolsena), un quadro molto amato qui da Christie’s».
Top lot della serata, dunque, per Untitled (Bolsena) di Cy Twombly, battuto per $38,685,000, ma è il tirannosauro Stan il vincitore morale, che chiude l’incanto con una battaglia di 14 minuti e un’aggiudicazione di $31,847,500, ben al di sopra delle stime; ed è quasi un monito, uno spunto di riflessione, per ricordarci come ciò che è sopravvissuto fino ad oggi sia tutto, inesorabilmente, contemporaneo.
Alcuni numeri dell’Evening Sale
Ottimo inizio con $2,310,000 per Mickey di Damien Hirst, uno dei “Treasures from the Wreck of the Unbelievable“ della mostra del 2017, a Venezia. Si prosegue con Red Composition di Jackson Pollock, protagonista del tanto chiacchierato deaccessioning dell’Everson Museum: $13 milioni – a quanto pare – è la cifra che consentirà al museo di diversificare la propria collezione. Troviamo poi Cecily Brown con I will not paint any more boring leaves, aggiudicata per $ 4,2 mln, seguita da Willem de Kooning e dalla sua Woman (green) da $23,260,00: un’opera che, secondo il biografo Mark Stevens, è carica di rabbia, «ma anche di amore, disperazione, tenerezza, gioia e ilarità», ispirata al tempo stesso all’antico e al moderno.


Un’altra donna, un altro amore controverso: si tratta di Femme dans un fauteuil, il ritratto di Dora Maar battuto per $29,557,500, testimone silenzioso di una storia a dir poco tormentata che, tra le altre, ha portato Olafur Eliasson a definire Picasso «un Harvey Weinstein del suo tempo». C’è poi Emil Nolde, che con $7,344,500 batte un nuovo record, grazie a Herbstmeer XVI, «una delle più grandi opere del suo genere ad arrivare sul mercato», secondo l’esperta Senior Specialist Jessie Fertig. Seguono Untitled di Mark Rothko, $32,420,000, e Untitled di Joan Mitchell, $4,110,000.

Ma è ben presto Cézanne a rubare la scena della sala: annunciato come «il più grande acquerello di Cézanne da decenni», Nature morte avec pot au lait, melon et sucrier segna un nuovo record su carta dell’artista, con un’aggiudicazione di $28,650,000 di quella stessa opera che, un tempo, appartenne ad Ambroise Vollard. Le nu couché di René Magritte tocca il risultato di $6,870,000, Twombly, con il masterpiece Untitled (Bolsena), è venduto per $ 38,685,000, mentre An Invasion of Privacy di Ed Ruscha raggiunge i $3,150,000.
E passiamo dunque a Tamara De Lempicka, che proprio da Christie’s, all’inizio di questo 2020 sciagurato, aveva stabilito il record di 21,1 milioni di dollari con Portrait de Marjorie Ferry; stavolta, con Les deux amies, l’artista polacca si ferma a $9,405,500. C’è anche un Philip Guston all’asta, e la mente vola subito alla retrospettiva che, in questi giorni, è stata cancellata alla Tate Modern per paura delle critiche; la sua Stack (Roma) è venduta per $670.000.
Arriva infine il momento di Stan, lo scheletro di dinosauro vissuto 67 milioni di anni fa che si è arrogato il diritto di partecipare a un’asta di arte del Ventesimo secolo. Quattordici minuti di rialzi, la trepidazione alle stelle e infine il verdetto: il T-Rex più contemporaneo di sempre ha trovato casa per $31,847,500.
