09 ottobre 2019

Il mercato dell’arte. I numeri del business

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In che direzione sta andando il mercato dell’arte? I dati indicano trend e conseguenze di un giro d’affari che vale circa 7miliardi di dollari

A woman looks at Jeff Koons' “Rabbit
A woman looks at Jeff Koons' “Rabbit" at Christie's New York press preview. TIMOTHY A. CLARY/AFP

Il mercato dell’arte è entrato definitivamente nella sua era Internet, e la recente acquisizione di Sotheby’s e la metamorfosi di Artprice.com in Artmarket.com segnano di fatto un cambiamento non trascurabile. Nel 2018 la vendita di arte online ha raggiunto la cifra stimata di 6milioni di dollari, registrando così un aumento dell’11% anno dopo anno.

L’espansione del mercato dell’arte, divenuto un eccellente investimento con un giro d’affari di quasi 7miliardi di dollari solo nel primo semestre di quest’anno, è stata avvertita soprattutto nel campo dell’arte contemporanea, con un incremento dei prezzi del 40%. Se il mercato dell’arte rivela una riduzione del volume delle vendite (oltre il 17%), l’indice generale dei prezzi risulta invece aumentato del 5%. Il mercato si contrae, mentre la domanda cresce.

I dati del 2018 indicano che il volume delle vendite si concentra per il 47% del totale nel campo della Post-War & Contemporary, mentre il valore più alto, dal 2006 (fatta eccezione per il 2009 e il 2010), pure si è registrato in questo settore. Basti pensare ai top record dell’ultimo anno: gli oltre 90milioni di dollari per David Hockney, con Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) battuto da Christie’s New York e i 91milioni di dollari raggiunti lo scorso maggio per un Rabbit di Jeff Koons.

Entrambe le opere sono state battute negli States, dove si concentra il grosso delle vendite all’asta; secondo posto per la Cina e terzo per il Regno Unito; sesta l’Italia, che totalizza 108.5 milioni di dollari in questa prima metà dell’anno, registrando un calo dell’11%. Il mercato sembra essere dominato da New York e Londra, ma cosa accadrà con la Brexit? L’Italia, che aveva visto Christie’s e Sotheby’s spostare il grosso del proprio mercato a Londra con le “Italian sales”, potrebbe beneficiare dell’uscita del Regno Unito dall’UE? Alla vigilia dell’uscita dall’Unione, Londra si è sottoposta ad un ultimo test di mercato con Frieze e Frieze Art Week. La Tate, una delle maggiori istituzioni inglesi, risponde acquisendo 4 opere (di cui solo una è di un inglese) da Frieze. Si respira un’aria più internazionale del solito a Londra. Resterà internazionale? Staremo a vedere.

 

Fonti: ArtPrice Global Market Art Report (1st semester 2019); The Art Market 2019

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